giovedì 6 agosto 2009

TONNO SUBITO... tanto le vacanze durano poco!


... perché sono sicura che le mie vacanze saranno brevi (quando si sta bene il tempo vola...) e molto intense: tutte in giro per il mondo, a rincorrere la piccola meraviglia, estasiata dalle cose nuove che vedrà...!

Il programma prevede mare mare mare... ma c'è anche qualche altra idea che gira per le menti di polepole e famiglia... ci sarà comunque da divertirsi!

Perché oltre che ai viaggi, quello delle ferie è il periodo che si dedica a tutte quelle attività che non si riescono a fare durante l'anno: riuscirà polepole, quest'anno, a fare davvero tutte le cose che si è messa in mente???
... ci credo poco, ma poichè l'ottimismo deve essere la prima cosa, speriamo! e sognamo! (... tra l'altro questo tonno qui sopra, non sarebbe bello attaccato alla porta della casa delle vacanze, ad avvertire gli amici che siamo in spiaggia? ci penserò su, in fondo basterebbe un po' di balsa, due pennelli e un po' di colori...!) [e un po' di tempo... n.d.r.]

Girottolando per il web, avevo trovato questa iniziativa e già ero tutta estasiata all'idea, ma poi mi sono resa conto che è già tutto passato da quel dì... sarà per l'anno prossimo!
Mi sono consolata però, cercando tra i miei preferiti e trovando sollazzo per gli occhi (ma che foto fa, questa ragazza!? ;-P) e per la gola (couscous... ci provo e riprovo ma devo ancora perfezionare la tecnica...) con questo post, direttamente dalla casa del Cavoletto...!

Ho scelto il tonno - per questo post 'stand-by' estivo - perché è uno dei miei pesci preferiti: fresco, certo, soprattutto quello rosso, che una volta ho assaggiato cotto come una bistecca (al sangue!), con una crosticina di pistacchi di Bronte... era una meraviglia, ma non sono più riuscita a replicarlo! Ci riproverò quest'estate... e vi farò sapere!

Intanto però, visto che ci sono, lascio anche la ricetta per il SALAME DI TONNO, infallibile insegnamento tramandato da nonna Iolanda, che alla Cena dell'Allegra Compagnia di Fine Estate non potrà certo mancare:

SALAME DI TONNO



  • 240 g di tonno sott'olio, a filettoni
  • 3 cucchiai di parmigiano grattato
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 2 uova
  • sale
  • pepe
  • 1 cucchiaio di capperi sotto sale
  • olio
  • 2 limoni
  • prezzemolo
  1. Nonna Iolanda (e così ora la supernonna e polepole, perché la tradizioni vanno rispettate!) lo spezzettava tutto a forchetta (col frullatore a parer mio perde consistenza) in una capace terrina, aggiungendo poi le uova, il parmigiano, il pangrattato, un po' di sale e pepe (q.b.)
  2. La consistenza giusta è quella della sabbia per fare i castelli (visto che siamo in tema marino...!!!), quindi umida ma non troppo molle, perché altrimenti poi o si sbriciola o rimane troppo 'papposo'. Quella della consistenza è una di quelle cose che non sono mai riuscita a capire (un po' come il q.b. o il "lo vedi da te quanta farina serve"... ma come si fa, dico io?!), eppure è vero, la consistenza giusta si riconosce a furia di farlo, ma con queste dosi dovrebbe venire bene!
  3. Si mette il composto in un pezzo di pellicola da cucina (dimensioni circa: 35 x 30 cm) e si arrotola, dando la forma del salame e avendo l'accortezza di lasciare spazio sui lati per formare una caramella. Si legano con lo spago i due lati della caramella e si mette in una pentola bassa, ricoperto d'acqua fredda.
  4. Si porta il tutto a bollore e si fa cuocere una mezz'oretta.
  5. Si lascia raffreddare il salame fuori dall'acqua e anzi, se c'è tempo, anche una mezz'ora di frigo non stona: poi si riesce ad affettare meglio
  6. Mentre il salame raffredda, si prepara la salsina di condimento: emulsione di olio e succo di due limoni (ancora q.b.: deve avere la densità della maionese fatta in casa, sbattendola bene bene!). Tritate una manciata di capperi (di quelli sotto sale, io uso quelli che raccogliamo noi nella residenza estiva...!) fini fini, con i rametti di prezzemolo e mescolate all'emulsione, in modo da ottenere una salsina verde abbastanza liquida
  7. Affettate il salame quando è bello freddo, formate una composizione nel piatto di portata e nappate con la salsina verde.


p.s.: dati i tempi stretti di questo periodo e dato che doveva assaggiarlo anche la piccola meraviglia, in questo caso non ho preparato la salsina coi capperi, ma ho semplicemente condito il salame affettato con olio e limone. La piccola meraviglia ha particolarmente gradito... quella mangiona! ;-P

E' evidente che questa ricetta sì che partecipa alla Cena dell'Allegra Compagnia di Fine Estate! Sarà lì ad attendere gli ospiti, abbinata ad un bel prosecchino in coppa...!

Se passate di qui fatemi pure un salutino, io cercherò di passare ogni tanto e di rispondervi... E se poi partecipate alla cena, ci saranno per voi sorprese a non finire...!!!


Salute, buone vacanze e BUONA VITA A TUTTI! polepole e tutto il circolovizioso al gran completo

Dedicato al mio maritino...


Mammafelice organizza una caccia al tesoro e inizia subito a stupirici con le sue strepitose idee...

... e mette in moto un’energia che non sapevamo nemmeno di avere (anche se un po’ è dovuta al fatto che scarseggia la voglia di cose troppo serie, soprattutto ora che è arrivata l’estate...)


E allora dai, tutte lì a dare il nome della donna che nella nostra vita è un modello, a dire il come ed il perché la ammiriamo: e scopriamo donne che non sapevamo nemmeno esistessero, donne che hanno fatto tanto per gli altri, donne che hanno dato senza nulla prendere, donne che portano in primo piano l’Italia per le loro scoperte nel campo della ricerca, donne che hanno una forte personalità e dimostrano più attributi di tanti uomini (e gli uomini non me ne vogliano: quando ce vo’ ce vo’!)... e poi viene fuori che dobbiamo dare la nostra ricetta della felicità in una foto... ma di questo ho già parlato...


E poi Mammafelice lancia l’idea del riciclo: tappi da bottiglia si trasformano in anelli, di tutti i tipi, da quelli a punto croce a quelli con lana, sughero, carta e cartone, da quelli ‘dolcioni’ con tanto di caramella vera applicata a quelli di tutto un po’... la lista è lunga e spero che ne venga fuori un libro: ne reclamerò una copia con dedica!

Io a questo punto mi ero già arenata: dopo aver visto tante meraviglie mi sono detta: passooooo... questa proprio non riesco a farla!


Poi un giorno un’illuminazione: cose semplici, buttate lì sul tavolo di cucina dopo una mezza serata di bagordi (eh eh, perché ogni tanto, ancora ci riusciamo...!!), mi hanno acceso la lampadina. E mi è venuta in mente la sera in cui il maritino ha conquistato il mio ‘cuore creativo’ creando dal niente un oggetto di design che ancora conservo (e sono 17 anni che stiamo insieme...): una semplice seggiolina fatta usando la gabbietta del tappo dello spumante, quello con cui brindavamo alla nostra allora “crescente amicizia”...


E allora mi sono detta: ma perché non ricreare quella sensazione che sorprese me all’epoca? perché non regalarmi un nuovo tuffo al cuore, come in quell’occasione? perché non dare magari la possibilità a qualche altro uomo di stupire la fidanzata? ;-P


E ho immaginato questo, che è in parte ricordo e in parte fantasia (lo so che è al limite dello sdolcinato, e giuro, non è proprio nel mio stile... però mi è venuto così, prendetelo per quello che è...!):

... sera d’estate, tramonto (e vai col romanticismo...), due fidanzati passeggiano sulla spiaggia. Lei raccoglie dei sassi: bellissimi, alcuni neri e lucidi, altri con venature verdi, uno in particolare ha una perfetta forma a cuore... non sa ancora cosa ne farà, ma intanto li mette in tasca... Lui la invita a prendere qualcosa in quel bar coi tavolini sulla sabbia, ha appena deciso di chiederle qualcosa quindi deve essere tutto perfetto... peccato che non abbia comprato l’anello...

La brezza marina profuma di sale, lui sceglie uno spumante, per brindare a quello che verrà. Sono innamorati e sanno che lo saranno per un bel po’ di tempo.

Lui giocherella con la gabbietta che blocca il tappo dello spumante appena versato... vuole parlare ma non sa cosa dire e come dirlo... poi Lei vede quello che Lui senza pensare ha costruito, mette la mano in tasca e prende quel sasso a forma di cuore...



... insieme hanno costruito qualcosa.

Fragile, delicato, ogni tanto "un po’ in bilico", ma bello e forte.

Perfetto e prezioso quanto basta per tenerci a conservarlo per bene, al riparo da tempeste, da scossoni e da incidenti di percorso di ogni sorta.

Seduti al bar del CircoloVizioso

Seduti al bar del CircoloVizioso
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