mercoledì 30 dicembre 2009



Don Chisciotte visto da Picasso



L’anno che sta arrivando
tra un anno passerà
... io mi sto preparando
è questa la novità!

Questa frase, tratta da una vecchia canzone, la dice lunga sulla situazione attuale di polepole e forse non solo per lei è così: è un periodo di preparazione a tutto quello che verrà, un periodo di transizione verso l’ignoto, un periodo in cui le novità sono all’ordine del giorno e non si sa mai cosa ci possa attendere dietro l’angolo...
Sono criptica, lo so, ultimamente mi capita spesso... è che mi stanno accadendo un sacco di cose inaspettate e - anche se sono sempre stata pronta al cambiamento, con lo zaino preparato per partire -, ora vedo le cose in un modo diverso e i cambiamenti non mi spaventano ma mi pesano un po’.

Sto diventando grande? Forse sì.
Ma non è questa la cosa su cui riflettere. Crescere è naturale: ogni giorno, ogni minuto che passa, tutti noi impariamo qualcosa in più dalla vita,
impariamo che a volte bisogna lavorare duro per ottenere ciò che si vuole,
impariamo che non tutto quello che si desidera si può avere subito,
impariamo che se vogliamo essere felici dobbiamo volerlo intensamente, noi per primi.

Quello che ancora non sono riuscita ad imparare è che si deve fare attenzione alle compagnie che ci capita di frequentare.
Quello che ancora non sono riuscita ad imparare è che bisogna stare con gli occhi aperti, e dotarsi di due occhi di scorta da tenere dietro alle spalle. Perché purtroppo l’ingenuità fa sì vivere più felici e spensierati ma può portarti a correre anche gravi rischi.

La "preparazione" di cui si parla nella canzone mira a questo, nel mio caso.
Chiamiamolo pure 'buon proposito per il nuovo anno' - anche se per me, come ho già detto in passato, il nuovo anno comincia a settembre -, il fatto è che voglio imparare anche questa lezione. E voglio farlo presto, senza rimandare.
A volte anche polepole deve mettere la quarta e dare lo sprint per arrivare in volata a raggiungere il traguardo. A volte, solo a volte, perché comunque conosco i miei limiti e non riuscirei a vivere di corsa, sempre.

Capita - e in futuro, magari, ne parlerò in modo specifico, dedicando il post a tutti coloro che possono trovarsi in storie simili - di trovarsi invischiati in brutte situazioni e di imparare a proprie spese parole nuove: ‘stalking' è una delle parole che ho imparato in questa fine anno 2009.

E ora, dopo aver passato un periodo abbastanza delicato, in cui sono cresciuta, ho imparato, mi sono leccata le ferite... torno alla carica con questo buon proposito per il 2010: la vita ci insegna tante cose e ci pone sempre di fronte a difficoltà che siamo in grado di superare, anche se con fatica e sudore, con pianti e lacrime.


L’unico mio obiettivo dichiarato per quest’anno sarà quello di imparare a prepararmi alla difesa (perché sarebbe fuori dalla mia mentalità l’attaccare per prima, anche se forse in certi casi la miglior difesa è l’attacco...), di affilare le lame e ingrassare la corazza, di avere un occhio sempre all’erta, in modo da non rimanere mai più inerme di fronte a chi abbia la malaugurata idea di avercela con me. O di mettermi i bastoni tra le ruote. Perché non accada più ciò che è accaduto.

... come? dite che rischio di lottare contro i mulini a vento?!!

«Non fuggite, codarde e vili creature, che un solo è il cavaliere che viene con voi a battaglia.» [Don Chisciotte, Tomo I, Capitolo VIII]

Ah, vili marrani! Dovrete assaggiare la mia spada, d’ora in poi!

A tutti voi va invece l’augurio del CircoloVizioso al gran completo per un 2010 ricco di insegnamenti positivi e di motivi ed occasioni per essere felici! 
Perché se è vero che nella vita c'è sempre da imparare, è anche vero che tutto quello che si impara deve servire a raggiungere la felicità...

giovedì 24 dicembre 2009

Letterina a Babbo Natale





Caro Babbo Natale,
polepole non poteva smentirsi scrivendo questa letterina in anticipo, quindi te la scrive proprio nel giorno previsto per il tuo arrivo. Tanto di regali me ne hai già fatti tanti tu, in anticipo, quest’anno... :-))
E poi la mia vuole essere una lettera di ringraziamento, tanto per cambiare, più che una lettera di richieste (anche se poi, magari, una sola richiestina me la concedi?! ... ti prego ti prego ti prego!!!)


Prima di tutto, questo blog:
è diventato proprio quello che speravo diventasse: il luogo dove raccogliere i miei vizi, il diario dove scrivere le mie gioie ed i miei sfoghi, il salotto dove invitare le amiche a prendere un tè, dove fare quattro chiacchiere e meditare sugli accadimenti belli e brutti della vita, il foglio bianco su cui fare il punto della situazione, la pagina riciclata dove prendere appunti, fare scarabocchi, segnare indirizzi e idee da sviluppare...
Per mezzo di questo blog ho conosciuto tantissime belle persone, che mi hanno insegnato cose nuove e confermato convinzioni che già avevo. Ho fatto pratica in campi che ancora non conoscevo tanto bene (ciapini cuciti, art-attack e qualcos’altro che posterò nel 2010...), ho trovato finalmente il coraggio - ma per ora lo so solo io, quello che sto combinando...! :-P - per mettere in moto certe idee che mi bazzicavano per la mente già da un po' e ho messo in cantiere (eh eh, ormai è deformazione professionale, la mia!) tante idee da proporre a me stessa e agli altri nel prossimo anno.
Ho frequentato tante anime diverse e accolto al CircoloVizioso personaggi che ci accompagneranno nel corso del prossimo futuro...


La mia vita (non perché la mia vita venga dopo il blog, bada bene!) si è arricchita tantissimo in questo 2009, nel quale ho imparato ad essere mamma-moglie-attiva-lavoratrice-e-sognatrice: la piccola meraviglia ha quasi due anni ed io sono orgogliosa di quello che sta diventando, e sono contenta di come lo è diventata, di come si dimostra sicura delle sue azioni e di quello che prova. Lei ci ha insegnato cosa le serviva per crescere così, lei ci ha fatto capire che il - poco - tempo che passavamo con lei doveva essere assoluto ed esclusivo. Che in quei momenti ci doveva essere lei e solo lei. Egoista, sì, ma con ragione d’esserlo: è così che siamo riuscite a trasmetterci tutto l’amore e la complicità che ci deve essere tra mamma e figlia, è così che lei ha imparato ad essere autonoma e sicura di sé e che io ho imparato a sapere quando fosse il momento giusto per lasciare la presa, senza soffocarla di attenzioni e di premure... e questo proprio non era facile, da neomamma a rischio di “ansia da prestazione”... :-)) 
Siamo cresciuti insieme, tutti e tre, e la nostra piccola famiglia è bella e felice, come volevamo che fosse.


Nel mio lavoro, nonostante gli alti e bassi tipici del periodo, riesco comunque a trovare delle soddisfazioni. Anche se non è più quello che facevo prima, anche se la presunta crisi mi ha regalato un sacco di lavoro in più da fare, allo stesso prezzo ma con le ore moltiplicate... mi piaceva sicuramente di più fare la vita di cantiere, parlare coi muratori e imparare da loro cosa voglia dire veramente ‘costruire’, ma “impara l’arte e mettila da parte” è uno dei miei proverbi preferiti: ho investito tanto in quel campo e non smetterò di seguirlo, anche se dovrò farlo fuori dall’orario di lavoro... intanto imparo cose nuove, frequento nuovi uffici (pubblici...) e continuo ad essere ‘studente della vita’... e sono comunque felice di quello che faccio, dal punto di vista del lavoro vero e proprio.


Ma c’è un “ma”, caro Babbo Natale.
Quest’anno ero sicura che l’atmosfera del Natale mi avrebbe riempito l’anima e scaldato il cuore molto più degli altri anni... tutte le bellissime iniziative a cui partecipavo, l’idea di vivere e condividere i preparativi per le feste insieme a tutto il mondo nuovo che ho scoperto, la possibilità di colloquiare con tante persone, di parlare e chiedere consigli nel forum, lo Swap di Natale di Mamma Felice, lo swap-ecologico-e-riciclabile di katia, la Danza delle Scatole di Latta... tutti gli auguri che non ho avuto modo di fare... e poi i candy ed i giochini a cui non ho potuto partecipare... ho partecipato agli swap, sì, e per ogni cosa che ho preparato e ricevuto nel 2010 farò un post dedicato, perché tutto quello che c’è stato merita di essere mostrato e conservato nella scatola dei ricordi... solo che non mi sono potuta godere l’emozione della condivisione in rete, non ho potuto partecipare alle discussioni ed ai commenti a caldo... mi sono persa quel calore che ho scoperto da quando frequento assiduamente il web, e in effetti chi mi segue avrà notato che il post di Poluchina è stato fermo per 20 giorni... e che non ci sono miei commenti da nessuna parte, nemmeno ringraziamenti a chi passava di qui... ma ho letto tutto, dalla posta elettronica, e ringrazio una per una tutte le persone che sono passate di qui...


... tutto questo “non vissuto” per merito di... no, ma non voglio annoiarti con queste storie, Babbo Natale: tu hai da pensare a ben altro che alle vicende ed ai rapporti interpersonali tra le persone di questo mondo strano e pazzerello...


Insomma, Babbo Natale, siccome io credo in te e sono convinta che tu esista, al di là di quello che dicano gli altri... con questa letterina ti volevo ringraziare per il regalo più bello che tu mi abbia fatto quest’anno: la dimostrazione, dati sperimentali alla mano (diceva il mio prof. di chimica), che sono una persona capace di mettersi in gioco e di resistere alle condizioni avverse, e non parlo di quelle meteorologiche ma di quelle che sanno creare le persone cattive.


E’ per queste persone che ti faccio la mia prima richiesta, caro Babbo Natale: a loro vorrei che tu regalassi tanto amore e tanto affetto, vorrei che tu lasciassi sotto al loro albero di Natale un pacco pieno di coccole, di abbracci e di tutto quello che tu sai che possano desiderare nella vita... perché mi convinco sempre di più (e forse è proprio questo il mio problema) che queste persone si comportano così perché non sono felici, perché magari hanno qualche desiderio nascosto che non sono riuscite a veder realizzato... 
Ecco, come regalo di Natale (fuori lista) vorrei che tu dessi a queste persone un po’ di quella felicità che gli manca... così magari nell’anno che verrà non cercheranno di mettermi i bastoni tra le ruote ogni giorno che Dio mette in terra! :-))
Sì, lo so che sono un po’ egoista a dirti questo, ma io te lo chiedo anche per il loro bene... non vorrei che una volta o l’altra, a furia di complicarmi la vita e di urlare e sbattere porte e parlare a voce alta per farmi sentire quello che dicono e a furia di complicare ad arte le pratiche che sanno che poi passeranno dalle mie mani.... non vorrei, dico, che prima o poi non capiti anche a loro qualche complicazione... ;-))... magari piccola, magari non grave, eh?!  però che so... come dice una mia cara carissima amica... una bella cacarella - oops! si può dire cacarella sul blog?) ;-)) - ogni volta che fanno un’azione cattiva... eh eh, ci starebbe proprio bene, sì!!! Ah, che risate mi farei!!!


E poi avrei anche una seconda richiestina, piccola piccola, caro Babbo Natale: puoi dire a quei tizi che vendono le chiavette internet promettendoti mari e monti ed una connessione veloce come non mai, di smettere di dire le bugie e di non prendere in giro chi conta su quella chiavetta e la tratta con cura e cerca di farla sentire a suo agio, e trova la posizione migliore per lei...  e poi puntualmente quella chiavetta segna rosso fisso e non si collega per nessuna ragione al mondo?!!


Grazie Babbo Natale, grazie di cuore!  e Buone Feste anche a te!
polepole

lunedì 7 dicembre 2009

Nuovi arrivi al CircoloVizioso: Poluchina Zanzibarina del CircoloVizioso





Eccola a voi!
Si chiama Poluchina Zanzibarina del CircoloVizioso. Per gli amici POLUCHINA.
E’ una creatura meravigliosa, nata dalle mani e dalla mente di una persona fantastica, che ha usato i suoi poteri soprannaturali per donarci l’amichetta animaletta che mancava al CircoloVizioso.

POLUCHINA è una creatura in via di estinzione: lei dice che la vita va vissuta, serenamente, con la lentezza necessaria a rendersi conto di cosa ci gira intorno, con la consapevolezza che la vita è una sola e che è questa quella che va vissuta, senza rimandare, senza sorvolare sulle cose che meritano di essere vissute intensamente, gustandosi tutto il bene che esiste (perché davvero esiste, il bene!) e lasciando in giro parole e messaggi positivi appiccicati a strisciate di bava sbrilluccicante, in modo che qualcuno possa trovarli, leggerli e ringraziare con un pensiero i personaggi che li hanno lasciati lì.
POLUCHINA dice che bisogna ringraziare per il sorriso di uno sconosciuto (queste non sono parole di POLUCHINA, ma di qualcun altro che le ha dette e che a lei sono talmente piaciute da farle sue [e Grazie Tantissimo a chi le ha dette! ;-)]), per una ventata d’aria fresca, per il bacio caldo di bimba, per gli occhi grinzosi di un vecchio che incontriamo e ci ricambia lo sguardo, per i panni stesi in una giornata di sole...
POLUCHINA pensa che tutto questo sia Vita e che per questo sia bello Vivere, camminando lentamente e Guardando (non ‘Vedendo’) la strada dove camminiamo.

LA STORIA DI POLUCHINA
La prima volta che polepole ha visto POLUCHINA si trovava a Zanzibar, in viaggio di nozze. Tutto laggiù era così bello e dolce e vissuto con lentezza... e POLUCHINA si poteva vedere in ogni luogo:
Sul velo bianco del baldacchino del letto ci proteggeva dalle odiate zanzare (che in realtà non si sono mai viste...)
Sui cespugli fioriti fuori dalla camera (e infatti uno di quei fiori le è rimasto addosso, visto?) ci dava il benvenuto (Jambo! diceva lei, e noi rispondevamo... e ne nasceva una conversazione in swahili e parlavamo e parlavamo, malgrado fossimo lì solo da tre giorni... in effetti mi è rimasta la voglia di impararla più a fondo, questa lingua...)
Sotto il gazebo della colazione faceva capolino tra una mini-banana, un cocco fresco appena aperto (attenzione! il cocco fresco non è quello che ci spacciano tale d’estate, sulle spiagge affollate! Quello non c’entra niente con quello vero, tagliato dalla palma, spaccato col machete e mangiato sul posto... aaah! da quando ho sentito quella delizia non riesco più a guardare una noce di cocco con gli stessi occhi...) e una spremuta di bungo (è un frutto simile ad un’arancia ma con un sapore che ricorda anche il mango e l’ananas... mmm, solo a ricordarlo...)
Poi POLUCHINA ci accompagnava dai beach-boys, i ragazzi che sulla spiaggia ti offrivano una gita ricca di pericoli (perché senza l’assicurazione che forniva il villaggio: siamo stati azzardati? non lo so, era tutto talmente tranquillo, lì, ci sentivamo come a casa...) ma piena di vita vera, fatta di passeggiate nel centro della città - Stone Town, ndr: una città bellissima, fatta degli odori e della confusione dei suk arabi, delle luci al neon dei ristoranti di italiani che sono scappati in un’isola felice per vivere con un altro ritmo, una città fatta di mercati del pesce dove si vendevano aragoste vive a 1 euro al kg, di terrazze dei palazzi coloniali inglesi da cui si ammiravano tramonti sul mare spettacolari, con i dow che veleggiavano e l’orchestrina che suonava in sottofondo-, il tutto con tanto di scorta di ragazzini che (in maniera composta, sempre col sorriso sulle labbra e quei grandi occhi profondi) non ti chiedevano denaro ma penne e quaderni per andare a scuola.... con un pulmino scassato, cantando “Jambo bwana” tutti insieme, come fossimo bambini in gita (e l’autista si arrabbiava se sbirciavamo il foglio col testo scritto: al ritorno da una delle gite si è persino fermato nel bel mezzo della foresta e ce l’ha fatta cantare a tutti, uno per volta, a memoria... il papino l’ha letta tutta dopo averla fotografata col telefonino! :-))  che lui, nemmeno le poesie a scuola è mai riuscito ad imparare...!)
POLUCHINA un giorno ci accompagnò a visitare la casa dove è nato Freddy Mercury... (gli occhi di polepole hanno sfiorato pareti e vuoti visti anche da lui... sì, lo so, è solo uno fra i tanti famosi, ma è stata una sorpresa: non sapevo fosse nato a Zanzibar e non conoscevo la sua storia...)
La sera poi, POLUCHINA, accoccolandosi sul nostro tavolo durante la cena, ci raccontava di popoli che vivono con niente, costruendosi le scarpe con i copertoni delle auto (e che carine: andrebbero segnalati a chi si occupa di riciclaggio creativo!), pagando l’elettricità a seconda degli elettrodomestici che hanno in casa (cioè: se ho solo il frigorifero pago solo per quello), creando cappelli, cesti e collane da una foglia di banano intrecciata con una sapienza che sa d’antico (hakuna matata: non c’è problema, col tempo si fa tutto)...
Il giorno del nostro Arrivederci (perché a polepole non piacciono gli addii, preferisce sempre gli arrivederci...) alla meravigliosa isola di Zanzibar, POLUCHINA era in prima fila, col fazzoletto bianco in mano e una lacrimuccia da asciugare. Ci dette un bacio sbavucchioso ed un abbraccio lento lento e...
... e da quel giorno polepole non l’aveva più vista (ma tanto pensata e coccolata e accarezzata col pensiero...), finché non è arrivata la splendida Tatti, che con la sua abilità e le sue arti magiche, l’ha materializzata qui da noi!

Da oggi in poi POLUCHINA sarà la fedele custode del CircoloVizioso, quella che aprirà presto la mattina e chiuderà il portone tardi la sera, quella che terrà in ordine le stanze (ma non troppo, per carità: polepole, nel suo disordine, si ritrova!) e spolvererà gli angoli meno frequentati, rinfrescandoli, cambiando l’aria e disponendo un bel vaso di fiori freschi (come quello giallo, che la accompagna sempre); sarà la custode dei nostri Grazie e della Voglia di Creare, ci ricorderà che ci sono momenti in cui è bene avere il Vizio di Riflettere e giornate in cui si può oziare e gozzovigliare, cucinando e mangiando in compagnia; starà all’ingresso, accogliendo i visitatori nuovi, mostrandogli le stanze del CircoloVizioso, e ciacolando con i vecchi amici, chiedendo notizie delle loro piccole meraviglie.
POLUCHINA organizzerà per noi giochi, frizzi e lazzi, e ci accompagnerà nella biblioteca (grande circa quanto quella di Alessandria, per intenderci... perché a noi piace tutto e affascina tutto...!), per non perdere il Vizio di Leggere, consolerà chi ne ha bisogno, dandogli uno dei nostri antidolorificimagnifici...
... insomma, POLUCHINA sarà una specie di Tutor per tutti noi, polepole inclusa, perché anche nel CircoloVizioso, regno di tutti i vizi del mondo (quelli belli e puri, certo, ma sempre vizi sono, no?!), si è sentita la necessità di qualcuno che ‘tenesse il conto’, di una guida, di un punto di riferimento ‘saggio’ e un po’ più presente di polepole, che presto forse sarà chiamata ad una vita molto più intensa (e speriamo che sia solo un periodo...): sarà un nuovo anno pieno zeppo di cambiamenti, il 2010, e ci dobbiamo preparare per tempo, qui al CircoloVizioso!

[n.d.r.: questo post è diventato realtà Grazie alla mia cara Amica Tatti, che ha dato vita ad un mio piccolo sogno... quello che dico a lei non è un semplice Grazie con la G maiuscola: Tatti è una persona speciale, ho già parlato di lei più di una volta e non mi stancherò mai di dire che a lei, come ad altre di cui ho già parlato e parlerò, devo tanto di quello che ho imparato e che sono diventata nell’ultimo anno]

polepole spera di tornare presto al CircoloVizioso, con nuovi vizi e belle storie da raccontare, con foto e ricettine da metter via, con idee e spunti per le feste che verranno, con tante sorprese da farvi vedere...!


Da parte di POLUCHINA un sincero Grazie a tutti voi che passate di qui, a chi vorrà dire la sua e lasciare un commento o un saluto, e un ringraziamento speciale (e un baciuzzo sbavucchioso...!) a chi le ha dato modo e maniera di trovarsi qui con noi!

venerdì 4 dicembre 2009

Il Calendario dell'Avvento




Finalmente anche al CircoloVizioso siamo riusciti ad appendere il nostro Calendario dell’Avvento!

Chiaramente non è ancora terminato (nella foto sopra mancano ancora i gancini e le palline nelle tasche): le modifiche e le aggiunte le faremo sul posto... eh, sì, piano piano si arriva a tutto, soprattutto se gira per casa una supernonna con poteri magici e molta più obiettività in quanto a tempi di realizzazione delle idee di polepole...!
[ndr: tempi tecnici permettendo, fatte le dovute modifiche, questo post verrà aggiornato con le foto del calendario effettivo...]

Il modello base di questo Calendario dell’Avvento, fatto in casa recuperando avanzi, scampoli e caramelle di gelatina (:-)) nooooo, quelle le ho comprate!!! ma l’anno prossimo voglio provare a farle da me...) è frutto della mente operosa e laboriosa della nostra Mamma Felice, che sul forum aveva postato uno schizzo di quello che voleva realizzare lei.
Con qualche modifica all’originale, e pezzetti avanzati qua e là, abbiamo fatto il nostro, pendant con la tovaglia di Natale (è tradizione in casa del CircoloVizioso il rosso e oro, caldo, prezioso e accogliente) appeso in cucina, vicino al posto di comando della piccola meraviglia, che così può controllare che la sua mamma non si pappi le sue caramelle di gelatina... e che non apra prima del tempo i bigliettini per la caccia al tesoro, alla ricerca dei regalini e dei giochini pensati per lei: sarebbe stato difficile nascondere pennarelli, album di carta colorata, macchinine (quanto si diverte con papino a fare le corse con le macchinine... ehm, forse è più papino che si diverte a smontare il divano per fare la pista con salite e discese...:-))
Ammetto che quest’anno il calendario è un po’ più un divertimento per i grandi che per la piccola, ma diciamocela tutta: con i tempi che ha polepole, doveva partire almeno un anno prima a prepararlo, per arrivare in tempo l’anno prossimo, no?!! E poi così, posso finire in tempo le palline in pannolenci che appenderemo l’anno prossimo!!! :-))
Questo fine settimana sarà dedicato alle modifiche e alla decorazione della casa e dell’albero, come vuole la tradizione... vedremo di aggiornare in tempi accettabili!

giovedì 3 dicembre 2009

Un prezioso scrigno pieno di... amicizia!




Dico solo che certe persone, se non esistessero, bisognerebbe inventarle! ;-))
polepole e mammadicorsa - apparentemente - sono persone totalmente diverse, senza niente da condividere: una va sempre piano piano come una lumachina, l’altra corre per fare qualsiasi cosa... una prende tempo e mette un sacco di carne al fuoco, l’altra non fa se non è convinta di poter fare...
Ma un giorno le due si incontrano (e non chiedetemi come è successo, perché non lo so...) e scocca una scintilla! stavolta è Amicizia, di quelle vere, non tanto per dire, di quelle con la A maiuscola...

La mia Amica mammadicorsa è la mamma di una puledrina che ha poco più della piccola meraviglia. Ha un marito, Bigs75, ha un lavoro, un blog e da poco sta aspettando anche un’altra piccola creatura! (che bello, diventerò web-zietta! ;-)))
Di questa ragazza ho già parlato in altre occasioni, ci siamo scambiate complimenti e parole: ci sentiamo spesso per mail, lei non manca mai di commentare un mio post e io cerco sempre di commentare i suoi scritti, ultimamente sempre più toccanti. Ogni volta mi fa commuovere perché, come le ho detto, sa toccare i tasti giusti...

Questa la storia: in occasione del mio primo PIF lei aderì, chiedendo però di cambiare qualche regola... Qualche settimana fa è arrivato a casa del CircoloVizioso un pacchetto, con tanto di lettera di accompagnamento e disegno colorato dalle manine della puledrina... :-))
Ho sempre detto e ripetuto (e continuerò a farlo) che le cose fatte a mano sono pezzetti di sé, fatti col cuore, donando il proprio tempo e la propria mente all’altro. Ho sempre apprezzato chi si applica, mentalmente e manualmente, anche se non è bravissimo e perfetto come il migliore artista sulla piazza, per realizzare qualcosa per un’altra persona: mammadicorsa, ripetendo di essere poco abile con i lavori manuali, mi diceva di fare di quel regalo ciò che volevo, di accettare che era fatto col cuore da mani inesperte... quando le ho inviato la mail dicendole che la sua adorabile scatolina (anzi, la ‘loro’, perché ha lavorato a quattro mani con la puledrina...) era già sulla mensola della piccola meraviglia, ripiena di lacci e mollette da aspirante-vanitosa, mi ha risposto che era proprio per quello che l’aveva pensata! Visto?!
Nel frattempo il disegno fatto con la puledrina è pronto per essere attaccato alla bacheca della p.m., appena il papino ci porta a Ikea per prendere tutto il materiale necessario... aggiornerò il post quando sarà attaccato ;-))

Il mio personale e sentitissimo GRAZIE va a chi ha saputo mettersi in gioco, a chi ha creduto che l’amicizia sappia andare ‘oltre’, a chi ha saputo scoprire lati nascosti di me e mi ha dato la spinta per lanciarmi in certe mie nuove avventure...
grazie mammadicorsa! grazie a te, alla puledrina e a Bigs75! (E anche alla nuova piccola creatura che nascerà...)
(nel frattempo la puledrina ha chiesto a mammadicorsa come mai non fosse ancora arrivato il regalino per lei: la piccolina non conosce ancora il significato di pole-pole... ma avrà tempo di imparare ;-))... e magari Babbo Natale le farà una bella sorpresa!!! ;-))

martedì 1 dicembre 2009

Il Nostro Personale Giorno del Ringraziamento


GRAZIE


Il 26 novembre scorso è stato festeggiato il Giorno del Ringraziamento, in America: una data molto importante nella storia di questo paese, molto sentita da tutti gli statunitensi che festeggiano con parate, carri allegorici, e tanti tanti tacchini cucinati...


Leggendo la voce linkata da Wikipedia si scoprono mille curiosità, se poi si prova a dare uno sguardo a qualcuno dei link indicati, si scopre che (come è di norma in America, e non me ne vogliano i filo-americani...) di quella che era una tradizione nata per celebrare il buon esito del raccolto dei campi, è stato fatto un evento scenografico, che ha mantenuto ben poco della tradizione di un tempo...


Ora, sarà che polepole è una tipa parecchio sensibile e un po’ sentimentalista... ma a me “Giorno del Ringraziamento” evoca tuttaltro che una grande abbuffata a base di tacchino ripieno e un sacco di altre goloserie (che poi magari mi metta a mangiare ugualmente è un’altro discorso: alla gola non si comanda!)...


“Giorno del Ringraziamento” mi fa venire in mente che da qualche parte ci sia qualcuno a cui dire Grazie per quello che ha fatto per me, e per quello che mi ha donato,


che ci sia qualcuno a cui devo dire Grazie perché è sempre vicino a me, nonostante tutto e nonostante la notte scorsa non l’abbia fatto dormire perché avevo un brutto raffreddore...


che ci sia qualcuno a cui devo dire Grazie perché quando si sveglia la mattina ha sempre il sorriso pronto e un bacio caldo di bimba da offrirmi...


che ci sia qualcuno a cui devo dire Grazie perché quando esco di casa lo faccio con la volontà di combinare qualcosa di buono durante la giornata...


che ci sia qualcuno a cui devo dire Grazie perchè...


E così, dopo una personale e profonda riflessione, polepole del CircoloVizioso ha deciso di indire il Suo Personale Giorno del Ringraziamento oggi, 1° dicembre 2009.


Perché qualcuno (che ora non c’è più) mi ha dato tanta fiducia, ha creduto in me, nonostante tutto, ha continuato ad informarsi sui progressi, sulle tappe passate e su quelle da riprovare, perché ha saputo inserirsi nella mia vita e scavare fino in fondo al cuore, e lì ha conquistato un angolino che nessuno gli porterà mai via.
Il mio Grazie Personale quest’anno va a lui, a quest’uomo incredibile che, seduto da qualche parte, mi sta osservando, e ascolta tutto quello che gli dico quando ho bisogno di parlare con qualcuno, mi aiuta a trovare la soluzione quando sono piena di dubbi e incertezze.
Il mio Grazie Personale va ad un uomo che ha saputo dare tanto agli altri senza chiedere niente in cambio. Mai. Nemmeno quando ne avrebbe avuto davvero bisogno. E che aveva sempre un sorriso per tutti. E tanta voglia di fare festa, anche se non c’era un motivo particolare.
Chi meglio di una persona di questo tipo, sempre allegra e disponibile,  potrebbe dare inizio a questa nuova tradizione del CircoloVizioso?
Perché di questo si tratta, di una nuova festa, da costruire da zero: di una festa che potremmo costruire tutti insieme, con tanti bigliettini di ringraziamento e di motivi per festeggiare, con ricettine di stagione, con regalini da fare e da ricevere, con idee, spunti e suggerimenti per festeggiare e gozzovigliare, sì, ma anche con tanta riconoscenza verso chi sentiamo di dover ringraziare col cuore in mano.

IL NOSTRO PERSONALE GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO vuole diventare un appuntamento fisso.
Ognuno potrà festeggiarlo nella data che più sente giusta, nel giorno che ricorda per un motivo particolare, semplicemente dicendo “Grazie” a qualcuno per quello che ha fatto o per quello che ha dato di sé... spesso accade che non si trovino le parole o i momenti giusti per esprimere la propria riconoscenza verso gli altri, o che magari non siamo bravi a farlo di persona, perché siamo più abili a scrivere che a parlare: per qualcuno, magari, questo può essere il modo giusto di uscire allo scoperto, di fare il Suo Personale Ringraziamento.


Qui alcuni link che possono essere utili e dare qualche spunto in più per festeggiare, cucinare e creare insieme ai piccoli di casa:
E voi? A chi dovete dire Grazie?

Volete farlo qui e festeggiare tutti insieme? Allora scrivete e parlate, raccontate il vostro Grazie e fateci scoprire le tante e tante belle persone che esistono sulla faccia della Terra... Certo, non vincerete niente di materiale: solo, vi sentirete più leggeri e col cuore felice. E questo credo che sia il regalo migliore che possiamo farci e il modo migliore di festeggiare gli altri...


... ah! e Grazie anche a tutti voi!    ;-))


Seduti al bar del CircoloVizioso

Seduti al bar del CircoloVizioso
Ovvero: avete tempo per una birra? Il nostro bar è nato per conservare e ricordare i tanti "posticini del cuore" che ci hanno lasciato un'emozione. Per chi ha bisogno di trovare il suo, di posticino del cuore. Per evadere 10 minuti dalla routine quotidiana, per conoscere posti che magari non avete mai visto, per fermarsi a meditare su un'immagine, per bersi una birretta ghiacciata in compagnia degli amici... Tornate quando volete, il bar è sempre aperto!

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Il Vizio di Leggere

Il Vizio di Leggere
Per non perdere il vizio, nonostante le mille cose da fare, per trovare il tempo da dedicare ad una buona lettura, per scoprire nuove emozioni e sensazioni, di quelle che solo un buon libro è capace di regalare a chi lo apre con passione e curiosità.

Il vizio di riflettere

Il vizio di riflettere
... il mio modo di Guardare e non solo Vedere ciò che ci circonda...