lunedì 4 ottobre 2010

Il vizio di leggere: Il mare in fondo alla strada


Ho letto questo libro perché ho conosciuto Marco Bernini: è stato lui che un sabato pomeriggio piovoso - mentre entravo, di nascosto dal maritino, nella mia libreria preferita - mi ha accolto in prima persona e mi ha parlato della sua ultima 'fatica'.
E' stato talmente simpatico e convincente (e da un livornese cosa vi aspettavate?!) che non mi sono nemmeno chiesta che tipo di libro fosse, il suo, di cosa parlasse e se, in qualche modo, potesse essere il mio genere: come già detto in altre occasioni, spesso mi accade di "farmi trovare dai libri". Non sono io che cerco loro ma son loro che trovano me. E a volte è una rivelazione, questo incontro, a volte un po' meno, ma è sempre una bella emozione farsi trovare, è l'emozione data dalla certezza che la lettura da sempre qualcosa in cambio.
La mia recensione del libro potete leggerla oggi su Zebuk: vi dico solo che io l'ho letto in un attimo e ho riso tanto, poi l'ho riletto, poi l'ho ancora riletto - dopo aver ritrovato una vecchia musicassetta dove c'erano quasi tutte le canzoni che consigliava di ascoltare durante la lettura... ;-))

Qui oggi, invece, mi andrebbe di mandare un bel pensiero all'estate appena passata (già troppo lontana...) 
e a quelle vacanze volate
che son state talmente agognate
che...
come tutte le volte, non sono certo bastate!

E (a parte la rima) vorrei ricordarmi anche di quelle estati dell'infanzia, quando tutto, davvero tutto, passava lento e le giornate non finivano mai e si aspettava la sera per incontrare di nuovo, finalmente, il ragazzino dai rossi capelli riccioluti che ci aveva rubato il cuore. Quello che nemmeno parlava, tanto era imbranato, quello che ci prendeva per mano e ci accompagnava a casa (alle 23 mi raccomando: non un minuto di più!). Sì, questo libro mi ha fatto pensare proprio a questa scena: una delle più tenere della mia tenerissima adolescenza; passata tra cuori spezzati, Who's that girl, diari da scrivere fitti fitti fitti (e non certo per i compiti a casa...), Wild boys e sabati pomeriggio in città, percorrendo infinite e infinite volte via Fillungo...

7 commenti:

  1. ... to' guarda, iniziamo a svelarci... io comunque, ero più da "trough the barricade"... ;D

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  2. A te la malinconia dell'adolescenza ti viene quando ancora hai una bimba? E quando ne avrai due come ti sentirai? ovviamente giovanissima come me!!!

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  3. A me piacevano più giovani: mi chiamavano Gino (Girolimoni, il mostro di Roma)!
    Decisamente un libro che ti ha cercata e trovata, ed ora lo vado a cercare io!
    Abbracc.

    DVS

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  4. TESORAAAAAAAAA

    TESORAAAAAAAAAAA...è vero, la lettura lascia sempre qualcosa...acc, mi manca l'elenco telefonico, che ricordi dopo tutti i numeri? ;o)

    Naaaaaaaa...non credo...esssssò smemorina!

    Un bacio a te ed uno grandissimo a PM!

    Smuakkkkkkete! NI

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  5. @ Beta: sì, mi svelo, ma solo pochino pochino... perché magari può anche succedere che la moglie del "rosso" potrebbe leggermi, chissà! Che poi rosso rosso non era, a dire il vero... e anch'io cercavo solo i mori, ma quello... quello aveva un fascino... ;-))

    Comunque, la cosa divertente è che se tu me l'avessi chiesto a quell'epoca, anch'io ti avrei risposto Spandau, Gold, Through the barricades, senza ombra di dubbio. A ripensarci oggi, credo che volessi solo nascondere una certa parte di me, quella più ribelle! ;-P

    @ mammadicorsa: credo che a due mi metterò a piangere, con il dito in bocca a mo' di ciuccio e finirò definitivamente per mettermi a giocare col Lego. Punto e basta. AAaahahahahahaaa! ;-))

    @ SalviettaMia: e ci avrei giurato! Gino! Aaaahaaahahaahh! Se ti va ti presto il mio, di libro, anzi te lo porto direttamente! Eh?

    @ Ni': ci credi che in mancanza di altro leggo anche quello? Non ti puoi immaginare quante cose abbia da insegnare un elenco telefonico... ;-))

    Un bacio a tutte, bimbe belle, son giorni un po' stressanti, ma tornerò, riveduta e corretta!
    Buona giornata (ahimé, già quasi serata...)!!!

    polepole

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  6. Oh bhè ... se parliamo di ribellione, allora i Duran erano decisamente più ribelli degli Spands... o perlomeno questi ultimi erano più simpatici alle mamme! ;-D
    .. ps: dopotutto Tony era moro e Simon no...

    RispondiElimina

Grazie per aver lasciato un commento alle mie parole!
In questo modo nell'archivio dei vizi rimarrai anche tu, con le tue parole, col tuo pensiero, con la tua mente... e magari così verrò a trovarti anche io e chissà che non ne nasca una nuova amicizia...!!!
polepole

Seduti al bar del CircoloVizioso

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