mercoledì 16 novembre 2011

Stiamo tornando...

La parola d'ordine di questo mese l'abbiamo proprio presa alla lettera, al CircoloVizioso!
Questo grandissimo bisogno di coccole che era nell'aria sembra si stia decuplicando ogni giorno che passa, sempre di più
e di più
e di più
e di più
...
Quel poco tempo che rimane, quando la sera polepole e papino tornano a casa, stracchi e frastornati, con ancora mille richieste in testa e cento cose da fare e da sbrigare... quel poco tempo che rimane, dicevo, lo dedichiamo COMPLETAMENTE alla nostra famiglia in crescita.
E al diavolo "le mille richieste in testa e cento cose da fare e da sbrigare", ci penseremo domani! :)


Quindi:

  • coccole e battaglie di solletico
  • giochi e costruzioni col Lego (integrato dai personaggi degli ovetti...)
  • partite a memory-english sul tappeto
  • scelta delle stoffe più belle e di vizi e sfizi (tra gli avanzi della supernonna) per creare la nostra Pigotta, da donare ai mercatini dell'Unicef (ce lo hanno proposto le maestre della materna e noi... come potevamo rifiutare? ma di questo riparleremo... ;))
  • preparazioni varie ed esperimenti con nuovi tipi di biscotti (mmm... chevvelodicoaffare?)
  • studio e applicazione di nuove tecniche e vecchi trucchi (sempre grazie alla supernonna...) per i ciapini e i regalini di Natale (che quest'anno saranno 100% eco e risparmiosi...)
  • stesura del menù quindicinale (per deliziare tutti i palati ma soprattutto le nostre tasche...)

Insomma, coccole per tutti i gusti!


Torneremo, però, appena questo clima "straimpegnato" calerà un pochino... e recupereremo i post del Writing Tuesday, che sono rimasti un po' indietro (scusate, compagne di Writing!) e alcuni post PARLIAMONE, a cui tengo particolarmente...

***
NEL FRATTEMPO...




Nel frattempo però vi annuncio che polepole e Cuoricino hanno vinto il candy di Una mamma per fotografa




... ecco perché stanotte mi ha svegliata alle 4 e da allora non ha più smesso di far cagnara... stava festeggiando l'avvenimento! ^_^


Ringrazio Smile per l'opportunità e invito ancora una volta tutte voi a fare un salto dalle sue parti: è veramente brava, la ragazza... ;))


Una coccola per tutti, e un grande abbraccio dall'intero CircoloVizioso al Grancompleto!

giovedì 10 novembre 2011

Writing Tuesday: ASTRUSO

Appuntamento col Writing Tuesday
da un'idea di silbietta

Da quando aveva memoria di sé, quello era sempre stato il nome con cui tutti lo chiamavano.
Non certo da quando era nato, ma dal giorno in cui prese coscienza di essere comunque 'persona', 'essere umano'. 
Di quello che era accaduto nella sua vita prima di quel giorno c'era poco da dire: in realtà non ricordava niente, o meglio, non voleva ricordare niente, dato che erano solo tristi notti fredde e giornate buie e senza cuore...

Poi quell'uomo lo prese con sé e gli donò una 'casa', se così si poteva chiamare quell'angolo di strada senza un tetto: ma era un posto riparato dal mondo, dove accoccolarsi e chiudersi nei suoi pensieri, con un cartone che riparava più o meno dal freddo dell'inverno e qualche latta x accendere un fuoco...

Questo era tutto quello che serviva per vivere? 
No. 

Era l'Uomo, erano i sui pensieri, erano i suoi "buongiorno" col sorriso ogni mattina e le sue storie di una vita da raccontare: quello era ciò che davvero contava
Il rendersi conto di avere qualcuno che pensava a lui e con lui divideva la rosetta tiepida con la mortadella, quella regalata dalla signora del negozio di alimentari, tanto buona con loro...
Quello che davvero contava era sapere che qualcuno teneva a lui, e che anche lui aveva qualcuno a cui tenere.
E quando non era la rosetta dell'Uomo, era lui che riusciva a mettere insieme due soldi con le sue recite a memoria, ed era lui che regalava a tutti e due una bella cena a base di hamburger e birra... lui, ancora così giovane ma con tanto da dare.
Lui, che aveva una memoria di ferro e che conquistava i passanti con le mille voci ed i discorsi che sapeva fare. Che l'Uomo gli aveva insegnato a fare, con la sua testa.
Lui, che quando l'Uomo lo incontrò per la prima volta, conosceva solo 'sì' e 'no' e 'fame' e 'scappa'...
Per quello che l'Uomo aveva preso a chiamarlo Astruso: lui, tanto semplice, con nient'altro che un paio di pantaloni lisi e sporchi, con nessuna richiesta da fare se non quella di 'amore', che gli si leggeva negli occhi. 
Lui, così ingenuo che si era fatto fregare la vita da chissà chi, e che ora si trovava in mezzo a una strada, con solo quattro parole e nient'altro in testa che quella voglia di calore umano. 
Lui, così genuino che i suoi desideri glieli potevi leggere sulla pelle... Astruso. Quello era il nome giusto per lui, sì!

L'Uomo aveva sempre il sorriso sulle labbra, era allegro e pieno di vita, parlava di quel posto come se fosse davvero una 'casa' e sembrava non accorgersi che vivevano in mezzo alla strada, loro due: gli raccontava di una vita che non conosceva ancora, gli spiegava il significato delle cose e lo ascoltava sul serio, ora che aveva imparato a fare discorsi 'veri'... lo prendeva anche in giro, quando ricadeva nelle parole banali, quelle semplici che aveva imparato per prime:
"Astruso, non sono espressioni adatte a te, quelle! - lo interrompeva - "Usa bene la tua voce ed il tuo cervello, sono le cose che più ti distinguono da chiunque altro!"
E lui allora aveva imparato dagli oratori più famosi, aveva letto i libri che gli aveva prestato l'Uomo - ne custodiva un numero incredibile, nella loro 'casa'... - e di quelli si era imparato a memoria molti brani, che recitava nei parchi pubblici lì intorno, per guadagnarsi quel poco che serviva per mangiare...

Era l'ora di alzarsi, quella, di trovare il modo di guadagnare la giornata. 
Astruso si mise in piedi e si lavò il viso nel catino che raccoglieva l'acqua piovana di quel piovoso inverno... l'Uomo si voltò e gli sorrise:
"Astruso, oggi leggiamo Lisia. E al diavolo le complicazioni!"
Questo era quello che davvero contava... amore e semplicità!






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Questo post partecipa ai Writing Tuesday di Silbietta. 
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giovedì 3 novembre 2011

Writing Tuesday: SEMPLICE





Una carezza appena sveglia
un bacio tenero sulla guancia
niente grugniti e sguardi persi nel vuoto.


Far colazione insieme tra sbadigli, coccole e briciole
invece del caffè di corsa,
bevuto ad occhi chiusi.


Sorridere al risveglio,
anche vestirsi e farsi belle, addirittura,
è diventato semplice
da quando ci sei tu!





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martedì 1 novembre 2011

NOVEMBRE: coccole

Coccole [fonte]

Ne sentiamo tutti un gran bisogno, diciamoci la verità.
Tra problemi di tutti i tipi che si presentano ogni giorno, sentimenti in crisi, lavoro chevvelodicoaffare, freddo che arriva... be', è davvero arrivato il momento di farsi tante belle coccole, ora.

Coccole golose, coccole viziose, coccole preziose per quei momenti in cui tutto sembra esser negativo.

Io ne sento la mancanza, a volte, lo ammetto con molta sincerità. 
Soprattutto ora che - come mi ha detto una grande amica - dovrei starmene tutta accoccolata intorno al mio centro vitale, pensando solo a quello e parlando solo con quello e non lavorando e mettendo in stand-by ogni parte di me che non sia il cuore...
Certo, non posso isolarmi dal mondo in cui vivo e non posso permettermi di 'non esistere' per chi mi sta intorno, nemmeno per dieci minuti dieci. 
E allora mi tuffo nelle coccole. Quelle che fanno bene al cuore e alla mente (ma anche al fisico, perché no?). 
Dimenticare per qualche momento quello che sta fuori, le complicazioni, le burocrazie assurde, la mancanza di civiltà, il degrado morale, la cattiveria e la violenza. Dimenticare tutto il brutto di cui siamo circondati e cercare nel mondo solo ciò che ci fa piacere. Non per chiudere gli occhi ma per aprirli in modo diverso.
E allora via: cominciamo a regalarci momenti e attimi per noi, trascuriamo la casa e stiamocene una giornata intera a non far niente, senza spendere un euro (che non ce ne sono d'avanzo, tanto...) ma guadagnandoci tanto in salute mentale e in calore umano, giochiamo come quando eravamo bambini e ridiamo di gusto per ogni cosa che ai grandi sembra stupida e senza senso!
Saltiamo il consueto pasto a tavola e troviamoci tutti in un posto insolito per mangiare, organizziamo un picnic improvvisato sul tappeto del soggiorno con tanto i tovaglia e cuscini, parliamo e scherziamo, festeggiamo anche senza apparente motivo, doniamo un sorriso in più e una mano sulla spalla all'amico. 
Prepariamo con le nostre mani, togliendo tempo a qualcosa di meno utile, un biglietto d'auguri, anche se non ne siamo capacissimi.
Chiamiamo chi non sentiamo da tempo, per tanti motivi diversi, o scriviamo una lettera a qualcuno a cui teniamo e che vediamo tutti i giorni.

Coccoliamoci. 
Perché fa bene al cuore e all'anima.

p.s.: e tanti, tanti auguri al mio papà... :)

Seduti al bar del CircoloVizioso

Seduti al bar del CircoloVizioso
Ovvero: avete tempo per una birra? Il nostro bar è nato per conservare e ricordare i tanti "posticini del cuore" che ci hanno lasciato un'emozione. Per chi ha bisogno di trovare il suo, di posticino del cuore. Per evadere 10 minuti dalla routine quotidiana, per conoscere posti che magari non avete mai visto, per fermarsi a meditare su un'immagine, per bersi una birretta ghiacciata in compagnia degli amici... Tornate quando volete, il bar è sempre aperto!

argomenti viziosi

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Il Vizio di Leggere

Il Vizio di Leggere
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Il vizio di riflettere

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