lunedì 29 febbraio 2016

La fase riflessiva

Dall'inizio dell'anno sono capitate cose terribili, pesanti, tanto che mi sono dovuta prendere una di quelle pause forzate dal web, anche se la voglia di tornarci ed essere più costante è sempre più forte, sempre di più.
Continuo a far riflessioni, a pensare, a osservare le cose quotidiane con occhi che vogliono vedere oltre. Continuo a chiedermi mille perché, continuo a cercare di capire cose che forse è meglio non capire, perché non hanno un senso, perché non c'è un perché a certi gesti. O meglio, c'è, e tu capisci quanto c'è, quel perché, nel momento in cui apri gli occhi e vedi davvero la cattiveria e la solitudine e la tristezza che circondano il mondo, soprattutto quello dei ragazzi, che dovrebbero solo ridere e essere felici e provare ad amare e invece.
Non riesco ad archiviare. 
Non riesco a far finta che non esistano le persone orribili. 
Non riesco a non provare tristezza ricordando gli occhi di una ragazza che ha subìto ogni giorno, in silenzio.

Raccolgo briciole di saggezza leggendo e cercando chi ha già capito quello che a me ancora sfugge. Quarant'anni passati e ancora sogno mondi dove il principio fondamentale sia il rispetto, dove tutti cerchino l'amore come primo obiettivo, senza trame alle spalle del prossimo.
Dio, quant'è brutto scoprirsi così cinici.
Continuo a leggere, meglio.

Sono appena passati i compleanni dei miei piccoli Meravigliosi, li ho osservati mentre scartavano regali, mentre si guardavano negli occhi soffiando sulle candeline, mentre ridevano sguaiati a bocca aperta, nel gesto più amato da una mamma. Da quelle risa al pianto il passo è così breve, e tu vorresti che non fosse mai.

2 commenti:

  1. ciao Pole, beati i sensibili che popolano questa terra. vedrai che tutto passerà. te lo dice chi ha avuto esperienze negativissime ma che ne è sempre uscita bene, oddio, un pò ammaccata..ma più consapevole.
    ho fatto mia una storia che racconta della coscienza: se la tua è a posto, e su questo non nutro dubbi, allora lascia andare, lascia stare. fatti loro..dico io, anche se poi boccheggio, perchè quello che viene colpito è il mio respiro..buona giornata!

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  2. Katia, è dura, durissima, farla passare quando quelli che vengono colpiti sono proprio quelli che non hanno armi per difendersi. È dura quando hanno già abbastanza tragedie familiari in corso e dei ragazzini arroganti e davvero diabolici ci marciano sopra. Chi ci rimette son sempre loro, i deboli, e gli altri... la risposta disarmante di chi dovrebbe vigilare sulla sicurezza di tutti è "non possiamo farci nulla".
    Rabbia, è l'unico sentimento che esce. Rabbia. E senso di impotenza.
    Grazie.

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Grazie per aver lasciato un commento alle mie parole!
In questo modo nell'archivio dei vizi rimarrai anche tu, con le tue parole, col tuo pensiero, con la tua mente... e magari così verrò a trovarti anche io e chissà che non ne nasca una nuova amicizia...!!!
polepole

Seduti al bar del CircoloVizioso

Seduti al bar del CircoloVizioso
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