Le Pagine del CircoloVizioso

lunedì 30 aprile 2012

Anni e bicchieri di vino non si contano mai.


... dall'Isola d'Elba, con gli AmicidiSempre...

... c'è altro da dire? Dice tutto il titolo, no? :)
Che poi, a pensarci bene, io quegli anni che dicono abbia, mica me li sento. Dicono che sia normale, che sia un modo per negare il tempo che passa. Ma secondo me si son proprio sbagliati quando hanno trascritto l'anno di nascita.

E comunque deve essere stato un errore frequente, tra i miei coetanei, quello dell'errata trascrizione dell'anno di nascita, perché non ce n'è uno che si comporti da (quasi) quarantenne, a dire il vero: tutti lì, tra facebook, telefonini, musiche anni 80, twitter e via dicendo, come fossero i ragazzi del muretto, quelli della terza C, quelli che se ne stanno lì appoggiati col piede al muro, in città, sempre a rischio di un'infiammazione al pollice destro, da quanto smessaggiano... sto vaneggiando? sarà l'età. 
E allora io non li conto, quegli anni.
Perché certo, mi diverto un sacco a cantare a squarciagola insieme alla PM le canzoni dei cartoni che guardavo da piccola, visto che ora (finalmente!!!) è disposta a guardarli con me (mica il contrario, eh!)
Mi diverto un sacco ad incastrare gli impegni per andare ad un corso creativo insieme a lei e per fermarci al parco al ritorno da scuola, per andare insieme sull'altalena
Mi diverto un sacco a guardare Piccolo Che mentre si gode la sua meritata poppata, dovunque siamo, che sia Tezenis, il giardino fuori casa, la sala d'attesa del centro vaccinazioni, la panchina sulle mie amate mura
Mi diverto un sacco a vederli tutti e due giocare, stropicciarsi, sbaciucchiarsi...
Mi diverto un sacco.
E sarò anche un po' immatura perché gioco divertendomi coi miei figli, sarò anche scansafatiche perché diserto spesso gli obblighi casalinghi dell'aspirapolvere e dei letti da rifare, sarò anche...
Ma a me questi miei 39 anni (e il vino che mi berrò stasera e non chiedetemi di contare i bicchieri, per carità!) piacciono un sacco. Così come sono. Senza contarli.

lunedì 16 aprile 2012

Meno male che ci sono i Nonni...

Sapete cosa? Il tempo è davvero tiranno. Cuoricino ha già due mesi e io non ho ancora finito di rendermi conto che è nato...

C'è tanto da fare, con due bimbi in casa: l'aiuto più grande è quello che danno i nonni, sempre presenti e a disposizione, che ci sia da correre a prendere l'una all'asilo o che ci sia l'altro da tenere sotto controllo mentre mamma va in biblioteca con la grande, dato che piove e il parco è off-limit.
E meno male che ci sono loro, i Nonni: altro che un monumento, andrebbe fatto ai Nonni!
Loro che ora che finalmente si potevano godere la pensione (si fa per dire, è chiaro...), meritatissima anzi di più, son disposti a rinunciare al dormire un po' di più la mattina, a fare le passeggiate senza meta e senza orario per le vie della città, a prendersela comoda quando fanno la spesa, alle partitine da commentare al bar, al leggere finalmente tutto quello che c'è da leggere, al dedicarsi a tutte quelle attività che non hanno mai avuto tempo di fare prima... tutto per due marmocchietti (ogni tanto) urlanti e piangenti e (sempre) carichi di un'energia misteriosa, infinita e invincibile, anche con 40° di febbre...
I Nonni, mentre fanno giocare il piccolo placidamente disteso sulla sdraietta, sono in grado di: lustrarti la casa, lavare e stirare la quantità di biancheria giornaliera di un albergo con 400 camere, farsi una precisa opinione sullo stato della politica attuale leggendo e documentandosi, preparare i biscotti con la piccina tornata da scuola, ricreare una vecchia cornice per adattarla al disegno della tua nuova famiglia, provvedere al pane e alla focaccia quotidiani (passeggiando fino al forno del paesello), controllare se son già fiorite le fragole piantate insieme, e - nel frattempo - imparare da quasi autodidatti a navigare su internet.
Tu, libera professionista in maternità ma con qualche lavoro da seguire nonostante tutto, - in quello stesso tempo - hai mandato due mail.

E non ti dico come ti senti.