Il terremoto devasta, non solo i luoghi ma anche le anime...
Le Pagine del CircoloVizioso
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martedì 29 maggio 2012
martedì 15 maggio 2012
Writing Tuesday: Calore
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Appuntamento col Writing Tuesday da un'idea di silbietta |
Basta. Ora basta. Dulce sente che è arrivata l'ora di dire basta. Basta ai soprusi. Basta ai maltrattamenti. Basta alle prese in giro. Basta ai falsi adulatori e alle false promesse. E basta a tutte le volte che...
Estèban le ripete frasi dantesche da una vita,
Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. Le dice Estèban. Ma per Dulce è ancora difficile non sentire una stretta in fondo al cuore, ogni volta che sbaglia a dar fiducia agli sconosciuti. Si fida. Si fida troppo delle persone, lei. E non riesce a imparare dai propri errori. Oggi però Dulce ha preso una decisione, forte e risoluta. Ha preso una posizione. Dulce non si fida più, ora vuole la rivincita, ora dice basta.
Chiude gli occhi, Dulce. Non vuole vedere, ora, non vuole guardare. Ha guardato abbastanza, ha visto, ha parlato, ha denunciato, ha capito e compreso, quando era il caso. Ma non è bastato.
Ora Dulce vuole solo sentire. Sentire quel calore che le arriva, violento, al viso. Sentire il crepitio delle fiamme. Sentire l'odore di fumo. Sentire il sapore di bruciato.
L'inferno lo hanno creato gli altri, lei, ora, lo ha solo messo in pratica.
Apre gli occhi, Dulce. Guarda. Di fronte a lei, ora, solo braci. Il fuoco ha ripulito dalla sporcizia, ha reso piano quel che era ammonticchiato, ha reso chiaro quello che era indeterminato. Con una folata di vento la cenere si disperde. Tutto è di nuovo pulito.
Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
Dulce guarda ancora, poi si volta.
Ricomincia a camminare.
giovedì 10 maggio 2012
Il vizio di leggere: L'uomo che piantava gli alberi, Jean Giono
Perché la personalità di un uomo riveli qualità veramente eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni. Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l'idea che la dirige è di una generosità senza pari, se con assoluta certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di più ha lasciato sul mondo tracce visibili, ci troviamo allora, senza rischio d'errore, di fronte a una personalità indimenticabile.
Ogni pagina di questo libro meriterebbe di essere citata.
E' uno di quei libri che ti capitano in mano per caso, uno di quelli che ti chiamano col titolo, o con la copertina magari; poi lo apri, sfogli le pagine, ne annusi il magico odore di carta stampata di fresco e mai ancora aperta... e accade all'improvviso che ti innamori.
Dell'idea che sottende tutto quanto.
Della reale possibilità che davvero esista una persona così, che da qualcosa di sé al mondo senza chiedere niente in cambio.
Che al giorno d'oggi è tutto dire.
Poi quel libro è capitato nelle tue mani proprio al momento giusto, come sempre ti accade, quando avevi bisogno di sentire certe parole, di credere in certe possibilità, di sapere che non è vero che ovunque ti giri c'è solo cattiveria e avidità, che ci sono anche persone per bene, sulla faccia della Terra. Solo che sono alquanto rare.
Elzéard Bouffier, l'uomo che piantava gli alberi, è esistito realmente. E Jean Giono lo racconta con parole semplici come la sua vita da pastore in questo libro, che a vederlo è un semplice libriccino ma nasconde una verità tanto grande: la ricerca della felicità (singola e comunitaria) passa anche (e soprattutto) attraverso l'amore per la natura, l'attaccamento alla vita, il lavoro onesto e la generosità d'animo.
"Il pastore che non fumava prese un sacco e rotolò sul tavolo un mucchio di ghiande. Si mise a esaminarle una dopo l'altra con grande attenzione, separando le buone dalle guaste. Io fumavo la pipa. Gli proposi di aiutarlo. Mi rispose che era affar suo. In effetti: vista la cura che metteva in quel lavoro, non insistetti. Fu tutta la nostra conversazione. Quando ebbe messo dalla parte delle buone un mucchio abbastanza grosso di ghiande, le divise in mucchietti da dieci. Così facendo, eliminò ancora i frutti piccoli o quelli leggermente screpolati, poiché li esaminava molto da vicino. Quando infine ebbe davanti a sé cento ghiande perfette, si fermò e andammo a dormire."
Una personalità come quella di Elzéard Bouffier, semplice pastore "che passa la sua vita seminando querce, faggi e betulle, senz'altra ricompensa che il piacere e la soddisfazione di averlo fatto" è davvero una personalità indimenticabile.
Una di quelle da cui prendere esempio e da cui trarre tutte le ispirazioni che ne possono venire.
Ce n'è bisogno di persone così, ce n'è davvero bisogno...
p.s.: torniamo dopo un po' di tempo a scrivere di libri. Ma è solo l'inizio: Zebuk si sta trasformando, sta crescendo e ha tante nuove idee da proporre...
mercoledì 9 maggio 2012
La pagina dell'oroscopo
Dice Rob al Toro per la settimana che va dal 4 al 10 maggio:
Dal punto di vista astrologico, è l’inizio di un nuovo anno, Toro, perché stai entrando in un ciclo diverso. Che ne diresti di festeggiare? Potresti esprimere qualche buon proposito, magari provare a perdere una brutta consuetudine o un vizio che ti fa solo male. Potresti anche invitare l’universo a mostrarti quello che non sospetti neanche di dover sapere. Inoltre sarebbe interessante se tu preparassi un elenco di belle abitudini impegnandoti a coltivarle, di obiettivi che cercherai di perseguire e di splendidi e coraggiosi sogni da realizzare.
E come darti torto, Rob? Per noi - e per il nostro Meno stress più farfalle - questa è la settimana delle #trasformazioni, quindi ci sto già pensando con tanta intensità, credimi, a rimettermi in marcia; con la mia solita flemma, poi, sto mettendo in atto buoni propositi... dai, direi che questa volta ci abbiamo preso, sì: siamo andati a votare, ci siamo trasformate in cuoche pasticcione con la PM, abbiamo preso un toro (una altro!) per le corna, passando dai discorsi ai fatti (e non è cosa da poco, per chi mi conosce, sappilo!)...
Quanto ai buoni propositi da mantenere... be', già il fatto di aver ripreso a scrivere post e a programmare e a leggere e a lavorare... non ho ancora fatto abbastanza?
Ok, allora mettiamo per scritto i buoni propositi per questo mese (almeno, ci si prova!)
Provare a perdere un brutto vizio che mi fa solo male?
Cominciare a dire sempre e comunque, in modo garbato, quello che penso
Belle abitudini da coltivare?
Cominciamo da qualcosa di semplice: passeggiata quotidiana in mei-tai per andare a prendere la PM a scuola, finché sono a casa...
Obiettivi da perseguire?
Consolidare il mio lavoro e perfezionare e approfondire e migliorare e...
Splendidi e coraggiosi sogni da realizzare?
... mmm... ne ho così tanti... :)
Toro
20 aprile – 20 maggio
E come darti torto, Rob? Per noi - e per il nostro Meno stress più farfalle - questa è la settimana delle #trasformazioni, quindi ci sto già pensando con tanta intensità, credimi, a rimettermi in marcia; con la mia solita flemma, poi, sto mettendo in atto buoni propositi... dai, direi che questa volta ci abbiamo preso, sì: siamo andati a votare, ci siamo trasformate in cuoche pasticcione con la PM, abbiamo preso un toro (una altro!) per le corna, passando dai discorsi ai fatti (e non è cosa da poco, per chi mi conosce, sappilo!)...
Quanto ai buoni propositi da mantenere... be', già il fatto di aver ripreso a scrivere post e a programmare e a leggere e a lavorare... non ho ancora fatto abbastanza?
Ok, allora mettiamo per scritto i buoni propositi per questo mese (almeno, ci si prova!)
Provare a perdere un brutto vizio che mi fa solo male?
Cominciare a dire sempre e comunque, in modo garbato, quello che penso
Belle abitudini da coltivare?
Cominciamo da qualcosa di semplice: passeggiata quotidiana in mei-tai per andare a prendere la PM a scuola, finché sono a casa...
Obiettivi da perseguire?
Consolidare il mio lavoro e perfezionare e approfondire e migliorare e...
Splendidi e coraggiosi sogni da realizzare?
... mmm... ne ho così tanti... :)
martedì 8 maggio 2012
Writing Tuesday: Meraviglia
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Appuntamento col Writing Tuesday da un'idea di silbietta |
Quando si rese conto che stava accadendo proprio a lei, la prima reazione che ebbe il suo fisico fu quella di produrre un grande, grandissimo sorriso.
Un sorriso del corpo intero, intendo: il cuore si allargò e comprese in sé l'intero mondo, le braccia ebbero un impercettibile moto verso l'esterno, come ad abbracciare qualcuno, la bocca si aprì leggermente, ad accogliere ogni alito di vitalità che potesse arrivare, gli occhi si spalancarono, avidi di colori e di forme, le narici si allargarono, alla ricerca di odori nuovi e particolari, le orecchie si allertarono per individuare suoni e rumori sconosciuti...
I suoi sensi si moltiplicarono all'infinito, si sentì trasportata sulle vette più alte. Da lassù dominava l'intero universo delle sue sensazioni, che era esploso in meno di un attimo. Da lassù si accorse della gioia, del terrore, del senso di responsabilità, di ogni sua nuova paura, della tenerezza infinita che provava per sé per prima, di tutte le volte che avrebbe desiderato scappare e di tutte quelle in cui si sarebbe sciolta di felicità.
Tutto solo per quella meraviglia che era appena accaduta. Tutto per quella meraviglia che stava accadendo, ogni giorno, da qualche giorno. Tutto per quella meraviglia di cuoricino che batteva, insieme al suo...
Si guardò allo specchio, sorrise ancora e si meravigliò di nuovo di quello che vedevano i suoi occhi: non era più la stessa persona di ieri. E non lo sarebbe stata mai più.
venerdì 4 maggio 2012
Ricette Letterarie: Le caramelle di Pippi!
Il nuovo, coinvolgente vizio di Zebuk, è la voglia di mettersi in gioco con le ricette. Sì, le ricette, o quegli accenni al cibo di cui si parla nei nostri amati libri: Ricette Letterarie è il titolo di questa sfida letteral-culinaria.
Questo mese è la volta della leggerezza e della voglia di libertà delle Caramelle di Pippi Calzelunghe, ve le ricordate?
Avete voglia anche voi di regalarvi una coccola e di preparare insieme a chi amate queste deliziose caramelle?
E' davvero semplice e piacevolmente gustoso, fidatevi! Io e la PM le abbiamo preparate in un pomeriggio di sole e vento, quando fuori non si poteva stare causa tosse ma quando avevamo tutte e due tanta e tanta voglia di allegria e spensieratezza... e allora: Pippi, le sue storie, le sue canzoni e... tante tante caramelle, per questa volta fatte con la marmellata artigianale di Kumqat (quelli del nostro alberello, sì!)
“Per favore, vorrei diciotto chili di caramelle” disse Pippi, esibendo una moneta d’oro. La commessa spalancò la bocca: non era abituata a veder comprare tante caramelle in una volta sola.
“Vuoi dire che desideri diciotto caramelle’” chiese.
“Voglio dire che desidero diciotto chili di caramelle” rispose Pippi, e posò la moneta sul banco.
... con l’augurio che la leggerezza e la dolcezza trovino posto nel vostro cuore, per sempre! ;)