Le Pagine del CircoloVizioso

giovedì 27 agosto 2015

Summer manifesto 2015. Puntata n°4

ah,  i fumetti!

Il diritto al dialogo
ad ascoltare e poter prendere la parola, ad interloquire e dialogare

Un'estate all'insegna del detox: niente televisione, niente telefono, niente nintendo, niente tablet, niente rete. 
Non eravamo connessi col mondo ma lo siamo stati - moltissimo - tra di noi. 
E è stata una bella scoperta, soprattutto per i piccoli di casa, così abituati ad accendere finestre ovunque e a osservare un po' meno il mondo reale che ci circonda. 
A dire il vero non siamo mai stati troppo tecnologici nemmeno a casa, nel quotidiano, ma ammetto che ultimamente soffro di una forte allergia a tutto quello che si trasmette attraverso gli schermi. E allora tutto il tempo che non posso dedicare al materiale, al toccare con mano, al fare reale mi sembra tempo in parte sprecato.

Abbiamo parlato tanto, quest'estate. A volte, lo ammetto: avrei voluto azzerare il volume e godermi il silenzio dei luoghi deserti che abbiamo trovato sul nostro cammino, ma ho resistito e ho ascoltato. E ho scoperto di avere figli che sanno dialogare, che hanno voglia di scoprire e bisogno - forte - di sapere. Dialogare è qualcosa di più che il semplice chiedere e rispondere, dialogare significa saper ascoltare (ringrazio Dio di averglielo saputo insegnare!), saper usare e scegliere le parole giuste, saper rispettare i tempi, rispettare le idee degli altri e le loro parole, anche quando disturbano. Dirglielo, gentilmente. Dialogare significa saper vivere con gli altri.
Passare due settimane in otto, sempre insieme, con quattro bambini tra i tre e gli otto anni, è stata un'esperienza importante per tutti, fondamentale per i bambini: imparare a rispettare i tempi propri e degli altri, a mantenere i propri spazi, ad aspettare il proprio turno per parlare. Lezioni che ogni tanto dobbiamo ripassare anche noi adulti. 

Tempo per vivere insieme che abbiamo sfruttato per conoscere, scoprire, imparare una nuova lingua, assaggiare una cultura ricca e poco conosciuta, dialogando tra noi e con chi abbiamo incontrato sulla nostra strada.

martedì 11 agosto 2015

Detox

Soli, qui
Tempo per ritrovar se stessi.
Tempo tra tante persone, grande famiglia che ama stare insieme senza fronzoli e smancerie, pane e salame e tanto ridere.
Tempo tra i monti e nel mare, tempo in compagnia. Tempo per guardare colori che sfumano in altri, schiuma che ribolle e vento, sassi neri che sembrano vulcano, forme d'acqua e aria, vita che sconvolge, pensieri lontani che si avvicinano.
Tempo per assaggiare frutti, respirare mare, lanciarsi nel vuoto da lassù, coi brividi per l'aria fredda e l'acqua gelata, tempo sotto il sole dei sentieri da fare a piedi e quegli occhi grandi che ti lasciano passare guardandoti placidi. Tempo sulla sabbia bianca e nella roccia rossa, tra i soldati in divisa, i camerieri in livrea, i secoli di storia che vivono davanti ai tuoi occhi, ancora ancora ancora.
Tempo dove avete già dormito, dove avete ascoltato i lupi la notte dal velo della tenda, dove vi siete baciati tantotantotanto e avete riso e sognato e bevuto ogni sera. Tempo dove la notte arriva più tardi e la mattina ti svegliano le onde.
Tempo per stupirsi a ogni curva, tempo per cercare dall'alto il posto giusto, per scoprire che non sempre è giusto programmare, che a volte spesso è bello affidarsi al caso. Tempo per insegnare a cercare le cose belle ovunque, per ridere senza motivo, per diventare grandi.
Tempo per conoscere nuove cose, come ogni volta che partite. Tempo per stare insieme, tempo per vivere d'amore e acqua e vento, tempo per scalare una montagna e tuffarsi nell'acqua profonda.
Tempo, insieme.

Torniamo, prima o poi.

mercoledì 5 agosto 2015

Summer Manifesto. Puntata n° 3


morguefile.com


Il diritto agli odori
a percepire il gusto degli odori e riconoscere i profumi offerti dalla natura

Oggi prepariamo il pesto.
Raccogliamo le foglie di basilico una a una di mattina presto, approfittando di una strana sveglia molto anticipata, le puliamo leggermente, le mettiamo nel mortaio di nonna.
Ci piace tanto questo rito del raccogliere, e allora scopriamo che nel prato dietro casa sono cresciute delle piantine di portulaca (perché non trasformare in pesto anche lei?), che i vasi accuratamente annaffiati hanno regalato una quantità impressionante di menta - che mamma e papà usano per il mojito e noi per il the freddo, però siamo curiosi di scoprire questa ricetta qui -, che la salvia ha un profumo buonissimo e quando la assaggiamo fritta è uno spettacolo, però vogliamo mettere via un po' per preparare questi biscotti che devono essere buonissimi e profumatissimi!
Visto che ci siamo raccogliamo anche rosmarino, timo e origano fresco, così prepariamo il Salcondito del CircoloVizioso, che è già finito. Le mani profumano di buono, sembra di averle infilate nell'arrosto di nonna...
Poi arriva la vicina coi suoi profumi armeni, ci racconta del basilico nero e della cucina fatta di erbe fresche, tante. Porta con sé il pane, preparato dalla mamma, lo apre: è un grande foglio, quasi un lenzuolo. Il suo profumo ci apre il cuore.
Parliamo di luoghi lontani e andiamo a cercarli sul mappamondo, ascoltiamo i ricordi, annusiamo l'aria e sentiamo profumo di pulito, di purezza, di storia.
Assaggiamo il pane, lo proviamo con tanti diversi condimenti, lo finiamo tutto, in un caleidoscopio di profumi e sapori e parole e suoni.
Il pesto è pronto, il mortaio sprigiona un'aroma invitante, i profumi si trasformano in sapori come fossero musica, lentamente e dolcemente, senza strappi.
Andremo ancora a raccogliere erbe, magari ci faremo accompagnare dalla signora che conosce "gli erbi dei campi", quelli che servono per la torta coi becchi, ci saranno ancora profumo e sapore e musica e storie da ascoltare!