Le Pagine del CircoloVizioso

lunedì 12 ottobre 2015

10 giorni di scoperte

 
La Corsica mi aveva incantata già dieci anni fa, ma allora era tutto diverso: eravamo ragazzini innamorati, partivamo alla scoperta di un posto sconosciuto, per di più con una tenda, all'avventura, senza prenotazione.

la tendina
E non conoscevamo nemmeno il francese. Per niente. Ma avevamo un fidato vocabolario del turista, con noi!

Les Calanques
E ci avevano allarmati con commenti angoscianti sul carattere "particolare" del popolo corso e sull'opportunità di visitare l'isola bella (Kallíste, dicevano i Greci: Καλλίστη, la più bella) percorrendola in senso orario, visto che le strade costiere sono un po' strette e hanno strapiombi da paura (e sono altrettanto belli, da paura!).

 
Però il vento, il profumo di macchia, il sole e il sale, i sassi e le spiagge deserte ci hanno conquistato nel profondo. La scontrosità e la gentilezza, le parole in italiano buffo per aiutarci a capire, le mucche al pascolo brado a ogni curva. Gli odori e i sapori.

La tour di Porto
E poi quel paesino che ci è rimasto nel cuore, il suo centro arroccato, la spiaggia di ciottoli e le facce e i profili che vedevamo solo noi in quegli scogli sul mare.

lo vedete anche voi, vero?
E il Martini ogni sera nell'unico bar del paese. E il Pastis. E la Pietra. E le parole che non capivi ma che erano musica.


la testa mora
Questa volta il nostro cuore era ancora più grande,
questa volta anche la compagnia era più ricca.


In otto alla scoperta di un'isola così bella che gira la testa anche solo a ripensarci.
Dopo tanti programmi e tanti studi pre-partenza, abbiamo deciso di lasciarci vivere dalle emozioni del momento e di cercare di scoprire ogni giorno qualcosa, liberi di scombinare tutti i piani appena fatti se solo un cartello ci avesse convinti a cambiare direzione.

c'è ancora chi usa le cartine stradali, sappiatelo! ;)
E è successo, più di una volta, grazie soprattutto alle code infinite sulla strada da percorrere, che ci hanno fatto scoprire luoghi alternativi a quelli troppo famosi (e troppo frequentati e sfruttati)*.


le piscine naturali del Solenzara
In dieci giorni, grazie al traffico che non abbiamo voluto affrontare, abbiamo scoperto piccoli tesori che nemmeno stavano scritti sulle cartine turistiche, abbiamo fatto la conoscenza con animali bellissimi e docilissimi, abbiamo imparato a vivere un po' come i corsi, fuggendo il caos e prendendo il fresco in luoghi d'incanto, nelle pinete che circondano i fiumi cristallini di montagna. Sempre con le nostre fidate baguette sotto braccio.
Lagune di smeraldo...
... e spiagge nere

E poi abbiamo scoperto sapori inaspettatiparole nuove da leggerepercorsi da seguire un giorno prima o poi, la presenza fitta e costante dei vigili del fuoco (i bambini erano esaltati!)una natura forte e terribile (e un albero fulminato nel mezzo alla pineta non te lo scordi per un bel po')un silenzio incredibile e pieno di Vita, un Tempo che non credevo di avere e invece era lì.



Bello ripensare a queste vacanze a più di un mese di distanza. Bello perché prendere le misure aiuta sempre a osservare le cose da un punto di vista più... obiettivo. :)






* Santa Giulia, Pinarello, Palombaggia, Cala Rossa, San Ciprianu, a sud, verso la Sardegna, sono davvero meravigliose e fanno respirare bellezza a ogni passo, ma sono troppotroppotroppo affollate, troppotroppotroppo cariche di acchiappaturisti e troppotroppotroppo stracolme di barche e yacht. Ok, lo so che agosto è il periodo peggiore per andare in vacanza. Lo so.

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polepole