Brace di fuoco di accampamento appena spento
Piscio di tigre tenuto almeno una notte al vento
7 capelli di sette uomini raccolti all'alba sopra un cuscino
Un pezzo della corteccia dell'albero dove giocavi a nascondino
Una moneta di un paese lontano che il nome non sappia pronunciare
4 granelli di terra rossa raccolti nell'africa equatoriale
Cuoio tagliato dalla cintura di un prete pieno di tormenti
Soffio di donna bellissima coi piedi stanchi e il mal di denti
Cinque fili di barba bianca di un vecchio al bar con gli amici di una vita
Un frammento di specchio del bagno della stazione da dove è partita
La polvere che si deposita dentro all'orlo dei tuoi jeans più amati
E l'acqua della pozzanghera del posto dove vi siete incontrati
E' un antidolorifico magnifico
Tritare mescolare sbattere
Tritare mescolare sbattere
3 gocce di sputo di donna incinta di un uomo che non la ama
Una piuma del collo di un pappagallo chiuso nello zoo di roma
Un centimetro quadrato del giornale uscito per il tuo decimo compleanno
Un pezzetto di carta bruciata di un petardo di capodanno
Tre gocce di sudore di un maratoneta a inizio carriera
Un po' di acqua dove una mamma ha lavato i piatti ieri sera
Un frammento della tua prima pagella di prima elementare
L'orario degli aerei dell'anno che sta per cominciare
La pallina del fischio dell'arbitro un pezzo di tappo di spumante
Una pagina del libro di scienza di cui non sai niente
Un filo di erba dove sopra è passato da poco un leone
E la freccia che abbassa il volume al telecomando della televisione
E' un antidolorifico magnifico
Tritare mescolare sbattere
Tritare mescolare sbattere
La polvere depositata nel filtro dell'aria condizionata
di una centrale di polizia il giorno dopo una grande retata
12 petali della rosa che hanno sedotto una corteggiata
Mettici anche un chicco di sale di una tua lacrima evaporata
Il biglietto del concerto dove hai capito che la vita è bella
Schiuma di birra olio d'oliva una foto astronomica di una stella
Sangue fresco di una ferita olio di fegato di caimano
Quello che resta dopo una lotta sotto le unghie della tua mano
Polvere di computer zampe di ragno tre euro in fishes del casinò
Gomma di ruota spalmata a terra nella ripresa dopo uno stop
Merda di lupo di un altopiano bianco di striscia pedonale
Il polline di un fiore portato alla tua nonna in ospedale
E' un antidolorifico magnifico
Tritare mescolare sbattere
Tritare mescolare sbattere
L'ultima pagina di Pinocchio la prima pagina dell'ecclesiaste
Il nastro arricciato che la domenica lega il vassoio delle paste
Pietra grattata del partenone gancio che fissa il reggiseno
Tre gocce d'acqua del tuo bicchiere raccolte quando è mezzo pieno
Tritare mescolare sbattere
Tritare mescolare sbattere
Ringrazio Jovanotti per questa canzone.
Anche se all'inizio la musica non la sopportavo, appena ho prestato attenzione alle parole ho capito anche tutto il resto.
Ed è perfetta. Ha resuscitato dei suoni, dei profumi e delle sensazioni che mi hanno dato solo piacere, tenerezza, gioia... ma una gioia leggera come una brezza, lieve e delicata, come solo quella che nasce dai ricordi piacevoli: la carezza di mamma, una leccata del tuo gattino con la lingua ruvida, lo zucchero filato che si scioglie in bocca, il profumo di pane appena sfornato, una bacio sbavoso della tua Piccola Meraviglia...
Mi ha fatto tornare indietro di trent'anni... quando giocavo a nascondino con la banda di marmocchi del borgo dove abitavo, nei campi, tra le pannocchie di granturco, schivando il povero contadino che ci inseguiva (ma come poteva fare, con tredici ragazzini che svicolavano da ogni lato???)... che ricordo tenero... in effetti un albero c'era: era una grande quercia, gigantesca quando ero piccola, ma a trovare la mia vecchia casa ci sono tornata e la quercia è sempre lì, ed è ancora grande...
Era la nostra casa-madre: a qualsiasi ora del pomeriggio ci andassi, alla quercia c'era sempre qualcuno; chi si portava i compiti da fare, chi portava il cestino con la merenda per tutto il branco (che mamme, le nostre: tutte casalinghe, con l'energia per fare anche una torta margherita al giorno, "rinforzino" a corredo dei panini con la nutella, è ovvio...!), chi portava le barbie per un'avventura fuori casa, con tanto di borsetta per i vestiti cucita da mammà... e poi com'era bello d'estate stendersi all'ombra e guardare le foglie che si muovevano piano e le nuvole che si rincorrevano... sembra di fare retorica ma noi da piccoli le facevamo davvero quelle cose lì, giocavamo davvero con poco, ci bastavano due mucchi di paglia ed avevamo un castello, un albero ed avevamo una torre di avvistamento (perchè poi ci salivamo davvero, per vedere lontano)...
"Antidolorifico": invece che andarlo a comprare in farmacia, creiamocelo da soli un bell'antidolorifico, di quelli ecologici, che non sporca, non inquina, non produce rifiuti tossici... Possiamo fare questo esperimento: raccogliamo tutte le "piccole cose" e sensazioni che per noi costituiscono un ANTIDOLORIFICOMAGNIFICO, così, per puro esercizio di piacere, perchè anche questo può essere un vizio, e poi guardiamo che ne viene fuori... sicuramente ne potrebbe venire un bel libretto da usare nei momenti di sconforto: si apre una pagina a caso e... voilà! un bel pensiero, un profumo, una sensazione che ci invade e fa passare tutti i brutti pensieri...!
Facciamo insieme una bella raccolta, che sia poi un regalo per tutti, un regalo di Natale e per quest'anno che verrà!
Ma la tua presentazione è fantastica... sei troppo divertente!
RispondiEliminaSon felice che tu abbia un blog!!!
un antidolorifico molto particolare:-)
RispondiEliminaAnnamaria
anch'io adoro quella canzone...per gli stessi motivi! ah, visto il periodo...auguroni!!!
RispondiEliminaLA PRIMA MARGHERITA
RispondiEliminaIeri, nella pausa pranzo, la piccola meraviglia è uscita con mamma in giardino: tutto ad un tratto ha lanciato un gridolino di soddisfazione e si è lanciata verso una margherita - la prima che è spuntata nel piccolo prato sul retro -, correndo.
Polepole non ha fatto in tempo a dirle: "no! non la strappare!" che lei, con aria felice e fiera, si è voltata ed è corsa verso di me, con la margherita nella manina...
E' il primo fiore che coglie per me la piccola meraviglia... ora sta in un bicchierino con acqua fresca e fa bella mostra di sè sul piano della cucina (il nostro mondo); lo conserverò, lo seccherò nelle pagine del mio libro preferito e poi diventerà una pagina dell'album dei ricordi... è così bello essere mamma...
sto curiosando tra i miei blog preferiti (tipo questo :D ) mentre il ciccì crea uno strato d'umido seduto sulle mie gambe guardando il caro manny col faccino poggiato contro una manina, ad un tratto mi prende un polso mentre ticchetto sulla tastiera e mi bacia il braccio tornando poi a guardare serafico.
RispondiEliminaun antidolorificomagnifico?? una boccata d'amore!
,,,;;;
RispondiEliminaAggiungo oggi questo link ad un post di Daniela de Il coltello di Banjas: http://ilcoltellodibanjas.blogspot.com/2010/12/8-dicembre-inout.html
RispondiEliminaLa ringrazio per le parole che ha messo, per le sue immagini, per quello che scrive tutti i giorni... :))
il mio Ale è il mio antidolorifico magnifico :)
RispondiEliminaGrazie Saretta! Sì, i nostri piccolini sono l'antidolorificomagnifico migliore al mondo, vero? :)
RispondiEliminagrazie alla tua farfalla e a CreazioniCoccolose oggi sono capitata qui da te...che meraviglia scoprire che è un luogo fantastico...pieno di libri -che adoro e fanno anche parte del mio lavoro- e di LENTEZZA!!! La cosa che mi ha colpito di più e che ti scrivo qui perché non ho trovato altri post dove mettere commenti (eppure ho girato lentamente per GUARDARE bene!!!)è che, pur non sapendo chi avesse disegnato Poluchina, ho pensato subito a Tatti e alla sua Tattina!!! La sua traccia è...visibilissima!!!
RispondiEliminaSono proprio felice... ecco, sentirsi in un luogo accogliente, questo può essere uno dei miei antidolorifici =)
Ciao e a presto!
Silvia di TOCCO DI LI'LLA'
Benvenuta al CircoloVizioso, Silvia!
EliminaFelicissima che lo consideri un "luogo accogliente"...
Sì, sulla Tatti hai ragione: dove passa lascia il segno... e su di me ha lasciato un segno fortissimo, soprattutto con la sua personale visione di Poluchina...
anch'io trovo molto sollievo in questa canzone. E' magica, secondo me.
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