Meditavo.
Lo faccio spesso, ultimamente, più di quanto avrei mai immaginato di saper fare. Sono tempi duri, si cerca di andare avanti rammendando gli strappi e applicando pezze là dove in un altro tempo, al di fuori dell'ora, avresti semplicemente buttato tutto via e ricomprato nuovo.
Si conserva gelosamente tutto quanto può servire per affrontare giorni che potrebbero essere più buii di quanto non lo siano già e c'è un pessimismo diffuso ovunque: bronci di prima mattina, gente che vaga senza sorriso e senza meta, guardando il mondo dallo schermo del cellulare.
Questa crisi sta insegnando tanto. Soprattutto a chi è per carattere aperto ai cambiamenti, soprattutto a chi ha la capacità e la volontà di imparare, sempre, e di far tesoro di ogni insegnamento. Io ad esempio sto imparando a non rimandare più i miei impegni, a sfruttare ogni idea per reinventarmi, e non parlo (solo) di occasioni di lavoro, badate bene. Invece che "reinventarmi" avrei dovuto scrivere "mettermi in discussione", perché coglie più nel segno ma l'inesattezza la lascio lì, scritta nero su bianco: gli errori, anche piccoli, insegnano più delle opere perfette.
Sto imparando a non buttare via. Le occasioni, soprattutto.
Perché con gli oggetti ho imparato invece a fare il contrario: non li accumulo più, ho fatto decluttering e il vuoto che mi sono trovata intorno si è riempito come per magia di cose ancor più belle degli oggetti di cui mi circondavo; ne avevo già accennato e ora ve lo racconto con la calma che merita.
Tempo fa ho partecipato ad un corso di scrittura creativa. Al nostro tutor - chiamiamolo semplicemente tutor anche se in realtà per definirlo dovremmo tirare in ballo la sua cultura grande così e l'Anima ancor di più - questa definizione, scrittura creativa, sembra non piacere più di tanto e forse ha ragione lui, ma per me è stata l'occasione di crearmi spazio, di crearmi idee nuove, di crearmi amicizie, di crearmi momenti. Quindi sì, parliamo di Scrittura Creativa.
Non vi racconterò quello che ci siamo detti: i corsi di scrittura creativa saranno tutti uguali, più o meno, immagino. Non posso saperlo per certo, dato che è stata la mia prima volta ma di sicuro il programma non l'abbiamo seguito. Di sicuro le persone coinvolte hanno fatto la differenza. Di sicuro in tutti quelli che hanno partecipato c'era una fiamma che Fabrizio ha saputo accendere.
"Tempo di Cambia-Menti", recita il titolo di questo post.
E questo è quello che è stato per me: l'inizio di qualcosa di nuovo, la conferma di un'Amicizia - tra me e la parola scritta, tra me e la mia Amica Lucia -, il tempo per quel cambiamento che mi era necessario per procedere.Nasce per questo Giochi di parole, per mettere in atto una parte di quel Cambiamento. Perché quando se ne sente forte il bisogno, quello è il momento giusto per farlo accadere, il nostro personale cambiamento!
Piccoli esercizi creativi, personaggi. Storie, ambienti, situazioni. Sensazioni. Sentimenti.
Cose che, nel tempo, erano rimaste addosso, appiccicate. Gioie e dolori di cui liberarsi per sentirsi più leggere, da condividere e da liberare per continuare il loro cammino con bagagli sempre meno pesanti.
Per viaggiare leggère.
E i Cambia-Menti al CircoloVizioso, sono ancora solo all'inizio...