"Venne il momento in cui la sofferenza altrui non li sfamò più: ne pretesero lo spettacolo"
Oggi su Zebuk esce la recensione di questo libro. Crudele, cinico, acido, agghiacciante. Davvero, Amélie Nothomb ha reso l'idea di quello che potrebbe accadere 'se'.
E di quello che già accade con certi tipi di televisione.
E di come si possa essere così cinici da non battere ciglio (anzi) alla presentazione di un reality con regole basate sui principi dei campi di concentramento.
E di quanto i comportamenti del grande pubblico possano influire sulla programmazione televisiva.
E anche sul modo di mostrare certe importantissime notizie, che capita - a volte - di dare al telegiornale.
E sulle immagini che si possono proporre al pubblico, che in certi orari può contare anche diversi bambini, magari più sensibili dei grandi (o forse non ancora così abituati?) alla vista dei particolari più macabri relativi all'uccisione di un tale capo terrorista.
E non mi sento di proseguire oltre.
Un libro da leggere e da far girare.
RispondiEliminadevo dire che sei affilata, questa autrice ha lasciato il segno
RispondiEliminaHo letto La metafisica dei tubi, di Amelìe Nothomb, un libro brillante e molto divertente...
RispondiEliminaE sui tuoi commenti...non c'è altro da aggiungere!
MHHHHHH...
RispondiEliminaNon conosco l'autrice!!!
Ma il tuo post lo ha descritto bene!!!
Baciotti a te ed alla piccola PM! Smuak NI
Ciao tesorina bella, scusa se son sempre meno presente. Sembra interessante questo libro. Io ho scelto di non avere la tv, scelgo io cosa guardare. Sopratutto evito i telegiornali, mi mettono solo ansia e nervoso a vedere come si passa da una notizia macabra ad una balenga (per dirla alla Littizzetto) senza batter ciglio.
RispondiEliminaTi penso sempre polina mia. Come va il tuo maggio costruttivo? il mio così così, direi che sto costruendo poco. Mi riprenderò.
Bacissimi
Giuliedda
E' un libro molto forte, l'ho letto anni fa. E' vero esagera non di molto una realtà già presente dalla quale scappo a gambe levate. Guardo poco la TV, leggo, e faccio il pattinaggio tra i blog. Molto meglio. baci
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