in tanti mi chiedono cosa significhi il mio nick
io penso che la scelta di un nick-name sia un po' come la scelta di un vestito, di un accessorio, di tutto ciò che in qualche modo rappresenta la propria personalità, o meglio di ciò che vogliamo far vedere di noi stessi in un dato momento della nostra vita.
Siamo in un mondo in qualche modo alternativo,
quello di internet, della "rete", dove ognuno può essere quello che vuole, inventarsi una nuova vita oppure essere se stesso, quello di tutti i giorni,
quello della mattina appena sveglio con gli occhi che non si vogliono aprire,
quello di "...e stasera cosa metto in tavola?" (e allora ci si inventano ricette con gli avanzi, trasformate in piatti da chef di gran cucina, solo perché curati e decorati, un po' più amati del piatto di pasta all'olio... sì, perché anche far da mangiare è in qualche modo "amare"),
quello che deve pagare le bollette e far tornare i conti e farci incastrare anche il regalino per il compleanno di questo e quell'altro... e allora vai di fai-da-te (che i regali fatti a mano costano poco ma sono fatti col cuore..!)
quello che ha tanti vizi e non vuole smettere di averli 'perché se non ci si gode la vita che si vive a fare'? E poi vivere la vita è il modo migliore di ringraziare chi ce l'ha donata!
Sicuramente polepole è tutto questo: quello che io sono, che vorrei sempre essere, che voglio che gli altri riescano a vedere di me. E' il mio modo di essere, semplice, vero, senza fronzoli, alla giornata ma con tanti sogni, libero.
polepole è nata il 15 settembre 2006, all'alba di una
promettente giornata nell'emisfero australe: il programma dei beach-boys diceva solo "blue day"... il resto lo lascio all'immaginazione... e a questa foto...
quel giorno per polepole rimarrà per sempre il giorno di una delle rinascite più importanti: dopo quelle capitate in seguito a delusioni amorose, dopo quelle che avvengono per i tristi accadimenti della vita, dopo le rinascite culturali e lavorative, dopo la rinascita e la scoperta dell'amore di tutta la vita...
quel giorno - dopo un viaggio avventuroso su un pulmino bianco sgangherato, con un autista che te lo raccomando, in compagnia di otto nuovi amici (che saranno in futuro i fondatori de ilcircolovizioso), su una spiaggia di cui non ricordo il nome, con una "guida turistica" nera come la pece ma che si chiamava Tony e sapeva i prefissi telefonici ed i CAP di tutta Italia, che sapeva i nomi dei ristoranti di Lucca senza aver mai preso una barca ed essere approdato in terraferma, che aveva una 'chiacchiera' che mai avrò io nella mia vita, che viveva di quello che dava a noi (noi turistipercaso in viaggio di nozze, con una valigia davvero piena di sogni!) e lo faceva con tutta l'anima e tutto l'entusiasmo che si deve chiedere ad una guida turistica ('guida' lo era di fatto ma non riceveva lo stipendio di quelle del 'villaggio') -, quel giorno polepole capì che ora poteva finalmente essere "sé". Ed esserlo con tutti, esserlo in tutte le situazioni, esserlo sempre e comunque, aldilà delle convenzioni e delle richieste e delle esigenze degli altri.
Essere "sé", con i suoi modi ed i suoi tempi.
E, arrivati sulla spiaggia dicuinonricordoilnome, scelse la barca che l'avrebbe portata sulla lingua di sabbia in mezzo all'Oceano Indiano: polepole
Il nome diceva tutto: in lingua swahili polepole significa piano-piano.
Era la 'dau' col motore più piccolo, quella che poteva portare meno persone, quella con la vela più sporca, ma solida e resistente... al timone un ragazzo con un costume rosso, di poche parole (soprattutto in inglese, forse era l'unico che in quel paese non sapeva l'italiano?), che durante la traversata di 15 minuti verso quel paradiso in mezzo al blu ci insegnò una canzone nella sua lingua: Jambo, canzone che mi è rimasta nel cuore (come tutti gli attimi, vissuti e gustati uno alla volta, di quei sette giorni a Zanzibar).
polepole
è il modo in cui voglio vivere tutto il resto della mia vita,
con la meraviglia per ogni cosa,
con l'entusiasmo, la voglia di vivere, la dolcezza e gli occhi persi nel cielo delle fantastiche persone che ho conosciuto durante quel viaggio,
con la lentezza e nello stesso tempo la vivacità di quelli che hanno la felicità nel cuore e che, da ogni cosa che gli si presenta, prendono solo l'energia positiva
con la gioia per quello che ho
con la fantasia necessaria per trovare ogni giorno un modo diverso per godersi la vita che abbiamo
con la felicità di esserci e di essere così come sono
con una sola risposta ad ogni problema che si pone nella vita: hakuna matata, non c'è problema
tutto si risolve.
splendido! hai vissuto un'esperienza veramente speciale, te ne auguro taaante e taaante ancora, cara "pianopiano"!
RispondiEliminaNon c'é che dire: Polepole si distingue subito.
RispondiEliminaCome dire; ottima scelta!
Ciao, elena.
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Hai reso molto bene il senso del tuo nick name.
RispondiEliminaSei una bella persona , da te si possono imparare tanti atteggiamenti positivi e il saper prendere ciò che la vita ci offre.
Ciao Cara Polepole, un abbraccio forte, Stefi.
uh, pianopiano, il mio guru ;)
RispondiEliminaDolcissima...
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