oooooh, finalmente tornano i miei cari, amati vizi golosi...!
3 gennaio 2009: agognati giorni di vacanza (anche se ieri lavoravo...), quando si possono coccolare i propri sensi, quando si può pensare un po' al sè, allo star bene con gli altri, all'amata cucina, ultimamente un po' abbandonata...
sabato mattina dovevamo andare all'Ikea per qualche acquisto (principalmente alla ricerca di angoli in gomma, tappi per le prese di corrente, ecc., il tutto per cercare di rendere la casa un po' più sicura, in vista delle avventure gattonanti della Piccola Meraviglia..), ma un bruttissimo raffreddore improvviso, con tanto di nasino che cola, il primo nella vita della nostra piccolina, ci ha fatto abbandonare il programma.
Ok, ripartiamo da capo: chiamiamo la zia, così stasera stiamo in compagnia.
Menù
- tagliatelle al cacao (viste e prese in un negozietto di pasta fresca il giorno prima) con la zucca bio dello Zio che viene dalla Puglia
- frittata in forno con prosciutto e pisellini dell'orto (raccolti e congelati in tempi migliori...)
- puntarelle con le acciughe
il tutto ben accompagnato con un vino pugliese (negramaro e cabernet-sauvignon insieme) che forse era un po' forte ma taaaaaaanto buooooooono...
Dosi e quantità sono un optional, perché non ho pesato niente (ma sì, crepi l'avarizia...)
- Pulisco la zucca e la taglio a cubetti di 1 cm (a qualcosa servirà il diploma di geometra!), poi la salto in padella con un filo d'olio e mezza cipolla bionda, bagno con vino bianco e ci butto un pezzetto di peperoncino (ma prima verifico che non sia quello calabrese, che se no poi si beve solo acqua e non si mangia!)
- Tolgo tutto dal fuoco e frullo la zucca col frullatore a immersione (nella vecchia versione la zucca la schiacciavo con la forchetta.. poi è arrivato il cognato che ha scoperto la passione per la cucina e mi ha fatto capire che sono una che ama complicarsi la vita...)
- Intanto ho messo sul fuoco la pentola con tanta tanta acqua e un filino d'olio (per non far attaccare la pasta)
- Riprendo la padella di prima, un filino d'olio (ma poco poco) e almeno tre fette di pancetta nel grasso (sempre nell'ottica: "la dieta si comincia di lunedì", chissà di quale mese, però!). Quando il grasso della pancetta diventa trasparente aggiungo la zucca frullata e faccio insaporire.
- Cuocio le tagliatelle al cacao molto al dente (occhio perché poi la pasta deve essere passata in padella e ci deve stare due-tre minuti.. se si scuoce si butta tutto via...!) e le salto in padella con la zucca.
- Niente formaggio, tanto appetito e curiosità, gola solleticata dal profumo che vien fuori dalla pentola dove avete cotto la pasta, che ora sa di cioccolata calda: nella pasta comunque il sapore di cacao è quello giusto e non stucca per niente (ma a chi stucca la cioccolata???)
certo...il premio vale sempre...puoi postarlo tranquillamente:-) un bacio e bentornata
RispondiEliminaAnnamaria
uhdio come mi sembrano buone!!! ps: ma ce lo spieghi cosa significa "polepole"? :)
RispondiElimina@unika: grazie allora, ora cerco di postarlo: giuro, mi impegno! Ancora in bocca al lupo per quello che sai...
RispondiElimina@luci: farò un post sull'argomento, c'è tutta una storia sopra, bisogna lavorarci un po'... comunque le tagliatelle erano proprio da leccarsi i baffi, ci fosse stato il tuo cane... :-P!
baci
Grazie di essere passata da me :)
RispondiEliminaBietolina ;)