Perdonate quest’assenza prolungata, ma son davvero tempi duri.
FELICI, sì, perché ci sono tanti impegni da portare a termine, e la vita impegnata è certamente più divertente e stimolante del triste far niente.
Ma sicuramente questo porta a non poter dare tempo a quelle cose che di solito si fanno nel tempo libero, come aggiornare le blog-amiche
- su quello che sta accadendo nella tua vita, familiare e lavorativa,
- su quello che - nottetempo e PM permettendo - stai cercando di completare, ritagliando e decorando (e per chi non l’avesse capito, si tratta del pensierino dedicato a tutte le amiche che hanno partecipato al Candy della Felicità),
- sui libri che stai cercando di leggere (e più che altro su tutti quelli che hai comprato in giro per banchetti, librerie e pagine web!),
- sui PIF che sono finiti ma che ancora non hai spedito, per troppa pignoleria (e il bigliettino qui e la bustina lì...)
- sulle tante idee che sfarfallano nella tua mente e sulle poche, pochissime, alla volta che riesci a mettere in pratica
- sui contatti e sulle sorprese che stiamo preparando per il prossimo futuro...
Ma la voce grossa in tutta questa vicenda la sta facendo il lavoro, care mie.
E in questo periodo - che di lavoro c’è parecchia carenza - bisogna stare zitti ed essere felici.
E felici lo siamo, perché c’era bisogno di crescere e di proseguire, perché, ad un certo punto della vita, tutto di te - la tua anima, la tua essenza, il tuo spirito, il tuo corpo - richiede di fare un salto: non di fare un passo avanti, non di salire un gradino, ma di fare un vero e proprio salto, di provare le tue qualità di slancio e di meditare sulle capacità di atterraggio in piedi. Perché un conto è lavorare per gli altri, altra storia è interloquire unicamente col tuo cliente, senza intermediari e senza scuse. E parlare con lui di quello che vuole, suggerirgli modi e soluzioni. E pensarle anche la notte, per migliorare il tuo lavoro e per rendere il migliore servizio possibile al prossimo. Perché in fondo è questo l’obiettivo che deve avere il lavoro: servire agli altri.
E’ ancora presto per fare bilanci, ma polepole è come sempre molto ottimista. Certo che siamo partite all’improvviso, senza tempi di preparazione, senza avvisaglie, così, dal niente a due telefonate. E il salto è fatto.
E’ da qui che viene il titolo di questo post.
Perchè oggi polepole è in fase “il vizio di riflettere”, e sta cercando di capire dove andrà a finire il suo tempo libero, quello davvero passato a non far niente.
Che però è quel ‘dolce far niente’ che ti rigenera lo spirito e la mente e che ti serve per riuscire a superare i periodi critici, per aggrapparti al sogno dell’amaca e del bicchiere con la cannuccia quando ti trovi sotto pressione, col mondo che pretende tutto e subito e solo da te...
Il “dolce far niente” è uno di quei vizi di cui polepole non potrebbe proprio fare a meno. Anche se i genitori a suo tempo e ora il papino, hanno avuto sempre da ridire su questa sua passione: passare del tempo a guardare per aria, a contemplare le foglie tremolanti o la pioggia che cade, passare del tempo senza concludere assolutamente niente dal punto di vista materiale ma meditando senza posa, passare del tempo sfogliando pagine di riviste che non leggerei mai, guardando solo le figure e fantasticando su storie improbabili. Spesso questo tempo - apparentemente perso - è per gli artisti grande fonte di ispirazione. Alcuni educatori dicono persino che anche per i bambini è fondamentale avere del tempo passato ad ‘annoiarsi’... per polepole è semplicemente tempo prezioso, passato a prendersi cura della propria anima, dedicando attenzione a quei pensieri a cui non può dedicare tempo materiale e che sono costretti a starsene lì ad aspettare, finché non arriva il momento del ‘dolce far niente’. Ed è in questi momenti che arrivano le idee migliori, gli spunti, le soluzioni e la carica e l’entusiasmo. Quindi, come potrei farne a meno???
E a voi com’è che piace passare il tempo libero? siete anche voi di quelli che non possono stare fermi con le mani in mano e riempiono ogni momento di
cosedafareamicidavedereattivitàdasvolgeresportdapraticare? e, di grazia, come fate? ;-))
Cara Polepole, quanta ragione che hai!! Ci penso spesso, alle cose che hai detto. Ripenso al tempo libero che avevo da ragazza, anzi, a quello che sapevo ritagliarmi. Perché questo è il trucco: sapersi ritagliare del tempo per sé. Io non so più farlo, perché ogni volta che mi rilasso pensando di starmene un po' "in panciolle", penso che quello sia tempo buttato via, che ci sono tante cose da fare, che potrei usarlo per pulire, far la spesa, sistemare, telefonare....Dobbiamo reimparare la "buona noia", quella che fa bene al cuore!!
RispondiEliminaQuando ero piccola criticavo mia nonna che non sapeva stare un minuto con le mani in mano.
RispondiEliminaOra sono diventata come lei.
Come faccio? Faccio confusione e sclero. :D
E se riesco a ciapinare mi rilasso al punto che è in quei momenti che mi vengono le ispirazioni. O di notte, mentre dormo, tanto che spesso mi ci sveglio (come se non mi svegliassi abbastanza spesso altrimenti). ;P
Eh, Polepollucciucciuccina....il tempo non è MAI abbastanza..; io ho imparato a distribuire bene quello che ho, e se mi capita (e mi capita, eeeeh se mi capita)di aver necessità di vero e puro e sacrosanto cazzeggio...rimando quel che "dovevo" fare e me ne sto beatamente con le mani in mano. Insomma, alterno il "chi ha tempo non perda tempo" col "non fare oggi ciò che puoi fare domani"
RispondiEliminaMa è inutile negarlo....qualcosa che "resta indietro" c'è sempre...a volte è la lettura, altre il creare, altre ancora l'uscire con le amiche o il webbeggiare ....ma per poter fare tutto bisognerebbe vivere tante vite....e non è possibile. Perciò, godiamoci questa così com'è.
Complimenti per il nuovo aspetto del circolo, davvero bello!
Un'abbracciatonatoglifiato
Tatti
Ieri pomeriggio sdraiato sul divano a farci guardare dalla tv, io e il Papàpasticcione parlavamo proprio di questo argomento e facevamo un confronto tra noi due e i nostri amici, del tempo libero che hanno a dispozione a differenza di noi due che non abbiamo mai un minuto per noi stessi, per fare quello che ci rilassa veramente.
RispondiEliminaE' si bello stare ad oziare ma è ancora piu bello potersi dedicare a quelle attività che anche se ti tengono occupata, ti liberano la mente e ti fanno scaricare le tensioni!
Per me è la lettura....entro in un mondo parallelo, fuori dal tempo reale e sono nella storia...è come se il corpo rimasse sul divano e la mente si libera e vola via!!
io me la prendo comoda....quando non mi va di fare una cosa....non me ne frega niente e sto li a guardare il nulla e a pensare tante cosine:-) un bacione
RispondiEliminaAnnamaria
anche io non so davero dove trovare del tempo libero, e comunque senza far nulla non so stare, leggo o vado al mercato o in libreria e mi immergo nelle copertine, nella carta ecc... il massimo del far nulla è starmene a pensare a cosa posso fare, creare.:))) quindi non so se è dolce far niente questo! ma mi piace un sacco! ciao ciao bella donnina!
RispondiElimina@ Gabri: eh sì, Gabri: il trucco è proprio nel ritagliarselo questo tempo... ;-)) E soprattutto non pensare che sia tempo buttato via, perché è tempo dedicato all’anima, che a volte ha anche bisogno di oziare. L’ozio sarà anche il padre dei vizi, ma insegna a prendere respiro, far eil punto della situazione per poi andaare avanti...
RispondiElimina@ Cipi: ti adoro, Cipina! Quando parli di te è come se ti avessi davanti agli occhi e vedo il ciclone che crei tutt’attorno... e quel ciclone lo adoro! ;-))
@ Tatti: e infatti e infatti... all’inizio questo post voleva essere di scuse. Poi mi sono resa conto che era il mio modo di essere, e di quello non mi posso certo scusare, no? E quindi godiamocela, questa vita! prendiamoci i nostri momenti di dolcefarniente e rimandiamo a domani quello che potremmo fare oggi.
O non era così?! ;-))
Grazie x i complimenti, più che graditi. Ma lo sai, la pignola che è in me ci vede ancora mille difetti... ;-))
@ Anna: bentornata Anna! E sì, anche per me la lettura è una grandissima parentesi di relax... peccato che ora possa leggere solo quando la PM non è in agguato, che altrimenti è lei a entrare nella storia e a chiedermi di questo e quello e a voler vedere cosa leggo e a non farsi gli affari suoi... ;-PP La mia piccola meraviglia si appassiona facilmente ai libri ma chiaramente li legge a modo suo. E spesso le viene voglia di ‘riscriverli’, quindi la devo tenere parecchio lontana...
@ unika: yesssss!!! ;-))
@ michi: ecco, un altro bellissimo momento di dolcefarniente è quello che mi prendevo spessissimo quando ero a Firenze x l’università: stavo a ore nelle meravigliose mega-librerie che ci sono e anche in quei negozietti che vendono libri usati, con quell’odore di carta, di polvere e di vita che hanno. E fantasticavo tra le raccolte di carte geografiche, le polverose “storia della città X scritta da ....”, i manuali di cucina (che puntualmente mi portavo a casa...), i libri di narrativa e quelli di architettura. Di sicuro questo è un dolcissimofarniente, michi cara! ;-))