Fase A del racconto.
[Nel frattempo il libro che ho spedito io non è ancora arrivato... ma aspetto, aspetto ancora, in fondo tra feste e chilometri, un po' di strada da fare ce l'aveva... ;)]
Vi ricordate di Regalami un libro? Era la nostra proposta per raccontare un pezzettino di noi attraverso le pagine di un libro che ci aveva in qualche modo avvicinato alla lettura... uno swap a sorpresa, nel senso che non si sapeva da chi avremmo ricevuto il nostro regalo.
E' stato davvero coinvolgente seguire sul nostro ZeForum le ansie e i dubbi di chi partecipava, sulla possibilità che l'abbinata avesse già una copia del libro che avevamo scelto, sulla possibilità che l'avesse già letto, sull'eventualità che non le fosse piaciuto... alla fine però ne è uscita un'ennesima wish-list, un sacco di titoli interessanti di cui parleremo, pian pianino...
Intanto vi racconto il libro che mi è arrivato giusto ieri: L'igiene dell'assassino, di Amélie Nothomb (non sarà una recensione, però: per quella ormai il referente è Zebuk...)
Me lo ha spedito Daniela (mille grazie Daniela!!!) e... sono proprio curiosa di conoscere le sue motivazioni... ;)
Per quanto mi riguarda, ho appena conosciuto Amélie Nothomb, una giovane scrittrice con già un bel bagaglio di scritti sulle spalle. Una persona 'particolare', con un modo di scrivere provocatorio, acido, crudo e violento. Ma che mi ha attratto da subito, per quel suo modo coinvolgente, per i dialoghi, per le parole che usa.
L'igiene dell'assassino è il suo primo romanzo, pubblicato nel 1992. Si parla degli ultimi giorni di un famosissimo scrittore premio Nobel per la Letteratura - di quelli che mai si concedono al pubblico - e delle interviste che rilascia a quattro selezionatissimi giornalisti.
Lo sto già leggendo, insieme ad altri due... ;) e vi lascio, per ora, con alcune delle parole che mi hanno colpito di più:
"[...] – Però è affascinante sentire uno scrittore parlare della sua creazione, dire come, perché e contro che cosa scrive.
– Se uno scrittore riesce ad essere affascinante a questo riguardo, ci sono solo due possibilità: o ripete ad alta voce quello che ha scritto nel suo libro, e allora è un pappagallo; o spiega cose interessanti di cui non ha parlato nel suo libro, nel qual caso il detto libro è un fallimento perché non basta a se stesso. [...]"
... Ok, ok, prometto che nelle prossime interviste ai nuovi autori non chiederò mai loro di parlare del libro che hanno scritto...! :D
Grazie ancora Daniela! Un perfetto regalo di compleanno, il tuo!!! :D
Io ho ricevuto ma il mio mi sa che non è ancora arrivato. Ho letto di Amelie Diario di rondine, ma non lo ho apprezzato molto, diciamo che non è il mio genere.
RispondiEliminaPoi mi dici com'è questo libro che vorrei leggerlo?
RispondiEliminaIo stamattina sulla metro ho iniziato e finito Stupore e tremori (era una rilettura, la prima l'avevo fatta dal francese)...e ho riso (ma in effetti a pensarci c'era ben poco da ridere).
Mah, ragazze... è veramente strano!
RispondiEliminaUn modo di scrivere così acido, il suo... però mi ha preso, come mi prendono tutti quelli che fanno provocazione.
Quelli che sanno farla in un certo modo, diciamo così.
Per ora.
Poi vi aggiornerò... :)