si sono sbagliati.
All'anagrafe, intendo.
Che mica è vero, cioè, è proprio impossibile che sia successo a me! Quand'ero piccola e vedevo quelli di 40 anni li consideravo già 'arrivati' e invece, ora... oggi...
Tutto da fare, ancora.
Tutto da cominciare, anche.
Niente da rifare, però, perché se davvero si potesse tornare indietro rifarei pari pari le stesse identiche cose. Tutte. Niente rimpianti, niente rimorsi. Farei gli stessi errori, anche sapendo a cosa portano. Perché questa sono io e lo sono diventata grazie anche a quegli errori.
Un po' come per le rughe della Magnani.
Un po' come per le rughe della Magnani.
"Sì ma.. e tutto quello che ancora non hai?"
E chi l'ha detto che lo avrò mai? La vita è il percorso che facciamo verso uno obiettivo, non l'obiettivo ultimo; non solo quello, almeno. L'ho imparato in corsa, durante il viaggio, quando tutta tesa solo e soltanto all'obiettivo finale non mi accorgevo che la vita mi correva accanto e io non la vivevo.
Sì, molto probabilmente sono io che non riesco a fare più di una cosa alla volta, lo ammetto. Molto probabilmente il mio difetto più grave è proprio l'infiammarmi per mille cose diverse, iniziarle tutte insieme e poi non portarne a fine nessuna, se non con tempi dilatati. Molto dilatati.
Continuo a rimandare certi obiettivi. Per prolungare l'agonia. No, per godermi il percorso. E per un misto di paura e nonsocosa. Per il timore che arrivata ad un certo punto io mi trovi a dire: e ora?
Continuo a rimandare certi obiettivi. Per prolungare l'agonia. No, per godermi il percorso. E per un misto di paura e nonsocosa. Per il timore che arrivata ad un certo punto io mi trovi a dire: e ora?
L'importante è accettarsi per come si è, senza rinunciare al miglioramento - quello mai! - ma senza logorarsi se il risultato tarda ad arrivare.
Sono una donna fortunata, molto fortunata, moltissimo fortunata: la vita mi ha dato molto più di quello che forse meritavo. O forse no, sono io che mi accontento di poco. O forse no, e la vita e le persone che mi stanno intorno, soprattutto, sono state così buone con me perché io potessi imparare a vivere nel modo giusto. Ho imparato a vivere con leggerezza. E non iniziando a pensare come una di quelle oche ma distinguendo tra le cose importanti per me e quelle che no. Imparando il sorriso. Imparando a dare a Cesare quel che è di Cesare e a me quel che è mio.
In tutti i casi niente e nessuno mi porterà via quello che ho imparato finora: non cederò di un passo.
Piccoli passi fin qui.
Da oggi imparerò a vivere leggera. Che è diverso dal vivere con leggerezza. E non è così facile, soprattutto per me, che tendo ad accumulare (e non parlo solo di rotolini sui fianchi).
In tutti i casi niente e nessuno mi porterà via quello che ho imparato finora: non cederò di un passo.
Piccoli passi fin qui.
Da oggi imparerò a vivere leggera. Che è diverso dal vivere con leggerezza. E non è così facile, soprattutto per me, che tendo ad accumulare (e non parlo solo di rotolini sui fianchi).
Intanto continuo a scontrarmi ogni giorno con il mio più grande nemico; ora però finalmente ho capito come affrontarlo e non mi scalfiscono più le sue parole i suoi modi i suoi gesti. Come mi disse una Grande Amica un giorno, a questo punto posso dimettere la corazza che mi ero costruita per non soffrire.
E oggi festeggio nuda da quella corazza.
Con tutti quelli che mi amano nonostante i miei mille difetti.
Mi voglio bene.
Questo è il mio più grande successo! (dopo i miei figli, naturalmente)
p.s.: questo post è stato scritto e programmato giorni fa, poi Mumtrioska ha pubblicato questo portandomi a realizzare quanto a volte si possa surfare su onde vicine... un Grazie anche alle sue conclusioni e un pensiero al suo amico. Mi sa che davvero noi due dobbiamo incontrarci al più presto...
p.s.: questo post è stato scritto e programmato giorni fa, poi Mumtrioska ha pubblicato questo portandomi a realizzare quanto a volte si possa surfare su onde vicine... un Grazie anche alle sue conclusioni e un pensiero al suo amico. Mi sa che davvero noi due dobbiamo incontrarci al più presto...
Quant'è vero... Tutto vero, condivido ogni parola!
RispondiEliminaE le sensazioni che descrivi sono le stesse che ho provato io anno dopo anno, non sentirsi gli anni che si portano sulle spalle e guardarsi indietro ringraziando comunque il fato per tutto cio' che ci ha riservato, perchè questa è la vita, e va assaporata in ogni sua sfaccettatura!
Un bacio e un abbraccio, ad una quarantenne veramente in gamba, auguri Pole!
Grazie Elena, grazie! :)
EliminaAuguri! Dovremmo tutti imparare a vivere come te....
RispondiEliminaUn bacio enorme!
Dovremmo tutti imparare a vivere, questo sì! :)
Eliminaessere felici a quarantanni è davvero una grande fortuna. io ne ho 44 ma mi sento anche io così. la trovo un vantaggio in questo mondo di lamentosi, molto più giovani di noi!!!
RispondiEliminaauguriiiiii
E' una fortuna ma anche un'arte, sai? Non tutti sono capaci di trovare motivi per essere felici, nonostante blablablablablabla... e tutti i soliti luoghi comuni.
EliminaIo ci credo: credo che sia possibile essere felici e credo sia possibile trovare la felicità nella nostra vita comune, senza essere sempre, ovunque e comunque eccelsi in ogni nostra azione.
Dico male? ;)