Serendipità |
"Il termine serendipità è un neologismo che indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un'altra.
Essendo noto l'autore del neologismo (Horace Walpole che coniò serendipity nel XVIII secolo), il termine rientra nella categoria parole d'autore."
[fonte wikipedia]
[Mentre ero alla ricerca di altro nelle bozze dei post sono incappata in questo, che doveva essere una promessa mantenuta per una vecchia idea di Mamma F - peccato che il blog sia chiuso da un po', rileggerlo oggi mi ha fatto sorridere parecchio!]
Veniamo alla serendipità.
Già aver ritrovato questo post, ora, mentre cercavo tutt'altro è serendipità. Il fatto di averlo poi trovato in questo periodo in cui stiamo cercando di uscire da una fase bassa e profonda, e ima il più possibile, in cui c'è un gran bisogno di osservare con occhi diversi, più attenti a dettagli invisibili e più sensibili e aperti al bello, è ancor di più serendipità: è la capacità della vita di stupirti con niente.
Nei giorni scorsi ho buttato giù un po' di considerazioni sul ritorno ai vizi, a cui ultimamente ci siamo poco dedicati, perché c'era un po' troppo peso sul cuore da smaltire.
Tra questi l'ozio, il "perdere tempo", come viene definito dalla maggior parte delle persone. Qui al CircoloVizioso c’è sempre tempo da perdere, contrariamente a quanto sembra accadere nel resto del mondo, dove tutto corre veloce e frenetico... Ma dov’è che vanno, dico io? Alla fine, dov'è che vanno?
Che poi il nostro tempo non è mai davvero perso: tutto, ogni nostra attività, anche il sonnecchiare sul divano in compagnia di una tazza di tè fumante, fa parte della Vita e ci può far scoprire e imparare qualcosa di nuovo
(per esempio, mica l’avevo vista quella ragnatela che si sta formando dietro la brocca dei fichi secchi...
... mumble mumble: ehi! è ora di aprirla, i fichi saranno pronti, ormai!)
Ecco che la ricerca della definizione di serendipità ti porta a ritornare con gioia ai vizi. Ecco che la ricerca della definizione di serendipità ti porta, stamani, a scoprire che il viagra è stato scoperto per caso, così come la più famosa penicillina, e come la cottura a microonde (benedetta serendipità!).
Poi scavi ancora, cercando alla categoria "parole d'autore", giusto per capire meglio di cosa si tratti, e... eccola lì la scoperta di cui avevi bisogno oggi:
il motto dannunziano |
Non è mai stato tra i miei preferiti, Gabriele D'Annunzio. L'ho vissuto un po' come tappa obbligata del percorso di studi, forse. O come "presto che bisogna finire il programma e siamo indietro". Men che meno l'ho sopportato per il periodo storico e per le idee politiche (ma qui tocchiamo un tasto che non voglio toccare, e quindi procediamo).
Solo che - un po' come quando ci affidiamo per gioco alle risposte de I Ching, giusto per vedere se funzionano davvero - mi accorgo che questa era la risposta che non cercavo e che mi è arrivata all'improvviso:
Memento Audere Semper
Ricordati di osare sempre
E devo farlo, sì. Ho giusto pronti due o tre progetti di vita in cui devo decidere e osare, finalmente, dopo tanto troppo tempo passato nell'indecisione.
Osare nel senso meno bellico del termine, ovviamente. Ma pur sempre osare. Avere il coraggio e la certezza delle proprie idee e delle proprie intenzioni. Non tentennare nella ricerca della perfezione ma osare, perché se non ti alzi e non parti nessuno lo farà per te.
Le ragazze della Insplagenda lo hanno tradotto (per il mese di dicembre 2016) in
Immagina di farlo e inizia a muovere il culo
Il senso è il solito, il loro linguaggio molto più diretto :D (in effetti forse è anche più efficace!)
p.s.: e poi aspetta, perché non è ancora finita: sempre approfondendo il tema serendipità scopri che tra le voci correlate a questa c'è la Semplicità volontaria. Il downshifting. Quello a cui ti stai avvicinando e cercando di praticare da un po'.
Tutto torna.
“Più soldi si spendono, più tempo devi passare là fuori a guadagnare denaro e meno tempo passerai con le persone che ami” (Tracey Smith)
Ma di questo parleremo nella prossima occasione.
Si, tutto torna... la semplicità e la semplificazione, la scoperta insperata del bello, il riciclo come arte del riutilizzo, la diminuzione dei tempi di lavoro per una migliore qualità della vita... tutto parte di un ampio progetto, di un modo nuovo di vedere le cose, più sano, più attento, più consapevole...parlane ancora, pole pole, ne vale la pena...
RispondiEliminaMi sa proprio che ne parleremo ancora, sì!
EliminaSto cercando di far riepilogo di tutte le volte che la serendipità mi ha avvicinato. E tu e quella cosa del meno stress più farfalle siete una di quelle, ti ricordi, vero? ;)