Perché la personalità di un uomo riveli qualità veramente eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni. Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l'idea che la dirige è di una generosità senza pari, se con assoluta certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di più ha lasciato sul mondo tracce visibili, ci troviamo allora, senza rischio d'errore, di fronte a una personalità indimenticabile.
Ogni pagina di questo libro meriterebbe di essere citata.
E' uno di quei libri che ti capitano in mano per caso, uno di quelli che ti chiamano col titolo, o con la copertina magari; poi lo apri, sfogli le pagine, ne annusi il magico odore di carta stampata di fresco e mai ancora aperta... e accade all'improvviso che ti innamori.
Dell'idea che sottende tutto quanto.
Della reale possibilità che davvero esista una persona così, che da qualcosa di sé al mondo senza chiedere niente in cambio.
Che al giorno d'oggi è tutto dire.
Poi quel libro è capitato nelle tue mani proprio al momento giusto, come sempre ti accade, quando avevi bisogno di sentire certe parole, di credere in certe possibilità, di sapere che non è vero che ovunque ti giri c'è solo cattiveria e avidità, che ci sono anche persone per bene, sulla faccia della Terra. Solo che sono alquanto rare.
Elzéard Bouffier, l'uomo che piantava gli alberi, è esistito realmente. E Jean Giono lo racconta con parole semplici come la sua vita da pastore in questo libro, che a vederlo è un semplice libriccino ma nasconde una verità tanto grande: la ricerca della felicità (singola e comunitaria) passa anche (e soprattutto) attraverso l'amore per la natura, l'attaccamento alla vita, il lavoro onesto e la generosità d'animo.
"Il pastore che non fumava prese un sacco e rotolò sul tavolo un mucchio di ghiande. Si mise a esaminarle una dopo l'altra con grande attenzione, separando le buone dalle guaste. Io fumavo la pipa. Gli proposi di aiutarlo. Mi rispose che era affar suo. In effetti: vista la cura che metteva in quel lavoro, non insistetti. Fu tutta la nostra conversazione. Quando ebbe messo dalla parte delle buone un mucchio abbastanza grosso di ghiande, le divise in mucchietti da dieci. Così facendo, eliminò ancora i frutti piccoli o quelli leggermente screpolati, poiché li esaminava molto da vicino. Quando infine ebbe davanti a sé cento ghiande perfette, si fermò e andammo a dormire."
Una personalità come quella di Elzéard Bouffier, semplice pastore "che passa la sua vita seminando querce, faggi e betulle, senz'altra ricompensa che il piacere e la soddisfazione di averlo fatto" è davvero una personalità indimenticabile.
Una di quelle da cui prendere esempio e da cui trarre tutte le ispirazioni che ne possono venire.
Ce n'è bisogno di persone così, ce n'è davvero bisogno...
p.s.: torniamo dopo un po' di tempo a scrivere di libri. Ma è solo l'inizio: Zebuk si sta trasformando, sta crescendo e ha tante nuove idee da proporre...
Grazie per avermi ricordato questo libro, è da tanto che l'ho inserito nella lista dei libri da leggere... è proprio arrivato il momento di leggerlo davvero!!
RispondiEliminaSì, fidati Murasaki.
RispondiEliminaLeggilo e non sottovalutarlo: ne vale la pena... :)
Oh che bello questo libro!!! Grazie per avermelo ricordato.
RispondiEliminaPS: come state?! :-)
Nora, hai presente queste parole: " quel libro è capitato nelle tue mani proprio al momento giusto, come sempre ti accade, quando avevi bisogno di sentire certe parole, di credere in certe possibilità, di sapere che non è vero che ovunque ti giri c'è solo cattiveria e avidità, che ci sono anche persone per bene, sulla faccia della Terra. Solo che sono alquanto rare."
EliminaEcco, sto un po' così... :(
Bello davvero! Un salutone!
RispondiEliminaFantastico libro,ero molto indecisa prima di leggerlo,ma poi mi sono accorta che era fantastico!!!!
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