Gestire una vita che sta seguendo un rotta proprio tutta sua non è proprio la cosa più semplice del mondo. Almeno per me, almeno in questa fase della mia vita.
Ho cominciato una nuova strada con entusiasmo, facendo mille progetti, segnandomi obiettivi da raggiungere, sorridendo ai sogni, poi mi sono persa al primo inciampo, salvo riprendere il filo e ripartire alla grande. Per poi cadere di nuovo. E rialzarmi.
La vita è così, la vita ti mette alla prova quando sei in grado di affrontare certi livelli di difficoltà, e probabilmente questo non è ancora niente.
Ma qualcuno diceva che bisogna rialzarsi e giocare
quando il gioco si fa duro.
quando il gioco si fa duro.
E allora gioco, apparendo e sparendo da queste parti senza plausibile motivo, solo per dire a me stessa che ci sono, ci sono ancora.
Eccheppalle questa negatività, eccheppalle piangersi addosso.
La nuova strada prevede scalette e progetti, prove di forza e di concentrazione. Le alterno a ore di libertà assoluta, senza meta, senza fine, senza motivo, tranne quello del sentire. Che poi è il vizio più importante, quello del sentire, con tutti se stessi, di esserci, di esistere, di far parte del mondo.
Davanti a me 3 diverse scelte, non so ancora quale sarà quella giusta, non so ancora quale farò. So già che deciderò col "sentire".
;)
RispondiElimina...non si può sempre perdere, per cui giochiamoci...
RispondiEliminaSì, giochiamoci il tutto per tutto!
RispondiEliminaGrazie a voi per essere passate di qui! ;)
ci sto provando anch'io allo stesso modo e non posso che essere daccordissimo con te:) Non molliamo cavoli!!
RispondiEliminaGrazie Nicoletta, in questi casi sì che mal comune aiuta! :)
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