Eccola lì l'occasione del giorno: un premio, il Liebster award, concesso a chi aveva voglia di rispondere alle domande di Mari, del blog Diario a cielo aperto.
Io passo di lì per caso e l'occasione la colgo al volo, perché non so voi ma ci sono giorni che ho una gran voglia di scrivere ma tutto quello che butto giù non mi sembra adatto al momento, al clima, allo stato d'animo, a quello che accade in giro per il mondo...
E allora meglio parlare di sé, meglio rispondere a domande fatte da altri che ti conoscono fino a un certo punto e hanno voglia di saperne di più. Magari da questi spunti esce un'idea per raccontare una passione, per mettere giù una rubrica, chissà... Un po' come quando all'interrogazione a sorpresa con argomento libero fai scena muta e allora il prof ti viene incontro con una domanda e tu via giù con la parlantina che non credi di avere! :)
Ho solo un dubbio: considerata la mia voglia di scrivere, ultimamente, credo che dividerò questo post in due parti per evitare che chi legge inizi a sbadigliare neanche a metà dell'opera. Potrò farlo? Boh... il bello di questi giochini è che si possono anche personalizzare, no? ;)
Ecco le regole del gioco, copincollate dal blog di Mari, che ringrazio (così mi porto avanti col lavoro!)
- Ringraziare il blogger/i blogger che ti hanno nominato - eh beh, mi sembra il minimo! :)
- Inserire il logo del Liebster Award - fatto!
- Rispondere alle domande di chi ti ha nominato
- Nominare altri blog
- Formulare altre domande
- Informare i blogger del premio.
Cominciamo con le risposte alle domande, curiose e stuzzicanti...
1 – Aprire un blog: un colpo di fulmine stile “detto, fatto!” o un pensiero che covavi da tempo e che ad un certo punto è diventato realtà?
Il primo blog? Questo, quello su cui scrivo, il mio amato CircoloVizioso, è nato da una mattinata d'attesa in università: con i miei colleghi di studio aspettavamo l'assistente che ritardava e tra una chiacchiera e l'altra ho parlato troppo e si è manifestato il mio animo vizioso, tra gola e ozio... :D
A quel punto la risposta era una scommessa: da quella sera avrei aperto un blog per raccontare le nostre avventure all'insegna del vizio, i viaggi alla ricerca dei vini migliori, le gite gastronomiche, le passeggiate di dolcefarniente, la lentezza, le prove di rabbia (per cui non sono portata) e quelle di... ehm, lasciamo stare!
Una casa a modo mio, invece, è un sogno che covavo da un po': ho solo dovuto aspettare la compagnia giusta e il momento adatto. Siamo partite lentamente ma costantemente andremo avanti, incastrandoci tra vita privata, fatiche lavorative e passioni a cui dar sfogo. Le idee ci sono, l'energia pure, sul tempo stiamo lavorando...
2 – Quali sono i temi che ami di più condividere?
Parlando del CircoloVizioso è abbastanza chiaro: parliamo di vizi. Dei sette vizi capitali e di quelli che si aggiungono lungo il percorso, della voglia di creare e di quella di scrivere, dell'amore appassionato per la lettura e della gola che prende il sopravvento e ti trascina lungo i gironi dei golosi facendoti cucinare per reggimenti (e mangiare, pure, come reggimenti...). Ultimamente ho un po' troppo abbondato di racconti personali e il vizio predominante è stato lo spaesamento totale, me ne rendo conto, ma l'estate porterà consiglio e metterà ogni cosa al suo posto, comunque vadano le cose. Così potremo tornare a raccontare dei nostri amati vizi! :)
3- Ci sono argomenti di cui non parleresti mai?
Di vita privata, quella vera, quella segreta tra moglie e marito. Quella è cosa nostra, solo nostra.
4- Cosa deve avere un blog per piacerti e farti decidere di seguirlo?
Deve essere spontaneo e non troppo costruito. Deve lasciar passare la persona che ci sta dietro e non aver troppa patina da rivista
5- È mai successo che smettessi di seguire un blog a cui ti eri iscritt*? Perché?
È successo, e purtroppo era anche un blog che amavo, a cui ero legata per tanti motivi. Ma era diventato troppo stipato di pubblicità e mi dava fastidio già solo aprirne la pagina iniziale.
6- Internet, nuove tecnologie: cosa ne pensi? Opportunità da sfruttare o realtà che ci sfruttano?
Da sfruttare perché il domani passerà quasi tutto di lì. Ma anche realtà da cui non farsi sfruttare e a cui non concedere troppo del nostro spazio, perché uno dei vizi che amo di più è dare il giusto valore alle piccole cose di tutti i giorni, ai sorrisi e agli abbracci reali, alla pasta al pomodoro preparata con amore, all'erba e agli abitanti del prato, alle corse e alle coccole, al lavoro fatto con passione, alle partite di pallone e alle battaglie con i gavettoni. Alla vita reale.
7- È estate, che libro consiglieresti da mettere in valigia?
Ah, beh, qui mi tocchi sul personale... :) Con Zebuk ne raccomandiamo ogni giorno ma se ti devo dire l'ultimo che mi ha davvero incuriosito e che leggerò prossimamente, è Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, di Salvatore Basile. Ne ho letto qualche recensione e sono davvero davvero davvero curiosa...
8- E quale musica nelle orecchie?
Sul contemporaneo sono rimasta un po' indietro e conosco solo i tormentoni che canticchia mia figlia ottenne già in piena fase preadolescenziale: "Sofia", di Alvaro Soler. È il suo nome. Poteva non cantarla da quando si sveglia la mattina a quando crolla dal sonno la sera?
Se invece parliamo di musica "dei miei tempi", Vasco. Dopotutto anche lui cantava "Silvia", no? :) (tra l'altro quanto ci prendeva con quella canzone: "Silvia fai presto che sono le otto, se non ti muovi fai tardi lo stesso..." praticamente io!)
9- Quale film in un cinema all’aperto?
Top Gun. Sì, sono una patita degli anni ottanta, io... :)
10- Meta delle tue vacanze?
Che bello, ancora non lo so. Quest'anno siamo in dubbio perché avendo poco tempo vorremmo sfruttarlo al massimo con i bimbi, senza passarne troppo guidando. Ma siamo anche consapevoli che il bello sta nel viaggio e allora l'alternativa è quella di un viaggio a tappe, in giro per l'Italia, scoprendo il panorama man mano che si segue la strada... chissà cosa ne verrà fuori?
[continua nella prossima puntata]
Cara Silvia, grazie per aver partecipato :) Il viaggio a tappe in giro per l'Italia sarà certamente bello, come dicevo nel mio ultimo post è esattamente ciò che ho voglia di fare quest'estate. Buone vacanze!
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