Per una 'lettrice viziata' come me, scoprire che il paese in cui vive si è appena guadagnato il premio "Città del Libro - sezione adulti", per merito di un’iniziativa accolta con grandissimo entusiasmo da tutti i cittadini, è una grande soddisfazione.
La lettura non è certo un tema che sta di solito ai primi posti negli interessi e nelle attività delle pubbliche amministrazioni, e questo lo si sa bene, purtroppo; quando però qualcuno si lancia in un’avventura come questa, è importantissimo fare tam-tam, ed è bello scoprire che si ottengono dei risultati!
Cito testualmente dal sito dell'Associazione Forume del Libro, organizzatrice del Premio:
Il Premio Città del libro, promosso dall’Associazione Forum del Libro, dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall’ANCI, in collaborazione con la Regione Calabria e con il contributo della Banca d’Italia, nasce nel 2009 con l’intento di valorizzare le attività di promozione della lettura che si sono svolte e si svolgono nell’ambito di un Comune o di più Comuni. L’obiettivo è di evidenziare, sostenere e promuovere il potenziamento dell’offerta di lettura, soprattutto nelle realtà più disagiate.
Il 4 ed il 5 marzo si svolgerà la premiazione ufficiale dei vincitori, a Cosenza: magari poter essere lì, anche per visitare questa bella città, un po’ dimenticata...
Tanto di cappello ai vincitori ed agli organizzatori del premio, quindi: so che mi ripeto, ma credo che sia proprio questo il modo migliore per incentivare e stimolare la voglia di leggere nella gente, credo che la via (a piccoli passi, s’intende) per un mondo migliore, più civile, più attento e rispettoso, passi anche da questi semplici ma importanti gesti, per mezzo dei quali un oggetto prezioso come un libro - con tutti i suoi contenuti, le sue verità, le sue opinioni, condivisibili o no che siano -, viene rilasciato e messo a disposizione degli altri.
Confidando nella coscienza, nel rispetto e nell’amor proprio delle persone, perché di quel libro si faccia buon uso e venga preso, letto e rilasciato come è giusto che sia!
Perché è dando fiducia che si ottiene fiducia.
E non è finita qui:
[lungi da me qualsiasi volontà di propaganda particolare, la mia unica intenzione è quella di pubblicizzare un'esperienza che da frutti positivi]
il Comune ha anche dato vita ad un concorso di idee, dal titolo “Parole in panchina”, aperto agli studenti, con il quale chiede ai concorrenti di progettare le panchine che saranno affiancate ai contenitori dei libri di Giri di Parole, disposti nei parchi pubblici e in diversi luoghi deputati (comprese quelle aree che una volta erano destinati ai cassonetti dei rifiuti, ora recuperate grazie all'attivazione della raccolta porta a porta): si intrecciano così possibilità di lettura, arredo urbano, coinvolgimento dei cittadini, recupero e decoro degli spazi comuni...
Dal sito del comune, cito:
Un grande poeta russo scriveva agli inizi del Novecento “ la libertà non è uno spazio libero….la libertà è creare qualcosa insieme, la libertà è partecipazione!”
E allora viva la libertà!!!
E buona lettura a tutti, ovunque vi troviate...
Ommammina! Ed io che credevo fossero parole di Gaber!...
RispondiEliminaSplendida iniziativa!
Dani
Concordo con la Salvietta qui sopra di me...davvero splendida iniziativa. Dovrebbero pensarci tutti i comuni d'Italia....
RispondiEliminaUn bacione Polepolucciucciuccina.
Tatti
@ Dani: uh uh, bella frase... io l'ho solo riportata dal sito, perché mi è piaciuta tanto, ma mica lo so di chi è realmente...! :-))
RispondiElimina@ Tatti: sì, sarebbe bello se quest'esperienza fosse copiata e ricopiata e esportata anche in altre realtà. Chissà se con un pochino di tam-tam ci possiamo riuscire.. tra l'altro ho visto che u premio l'ha vinto anche il comune di Modena, cara! :P
Fortunelle noi che viviamo in posti che danno la giusta importanza alla cultura... :-))
grande paese!! e grande lettura!
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