Ho letto questo libro seguendo un RING nel forum di Mamma Felice*.
Sulle pagine del CircoloVizioso vorrei invece metterla molto più sul personale, parlando di cosa mi ha trasmesso la lettura di un libro per me così ‘impegnativo’ dal punto di vista dei sentimenti.
L’arca di Nina è la storia vera di una mamma e della sua piccolissima bambina, alle prese con una nascita molto prima del tempo e con la loro lotta per la sopravvivenza.
Sicuramente avrei letto questo libro con un’altra coscienza, se non avessi la Piccola Meraviglia che girottola per casa e in qualsiasi momento pretende la mia attenzione e la mia considerazione.
Sicuramente non avrei sentito così forti l’Urlo e gli Artigli di cui parla Anna, la mamma.
Sicuramente non avrei pianto mentre leggevo e non avrei sorriso con loro alla fine della storia.
Arrivare all’ultima pagina è stata dura, perché mi sono immedesimata nelle situazioni, ho accompagnato Anna in tutte le sue giornate all’interno dell’ospedale, ho ascoltato con lei i pareri dei medici.
E mi sono resa conto ancora una volta di quanto troppo spesso ci troviamo a dare le cose per scontate, perché ‘le cose brutte’ succedono sempre agli altri, perché a noi sicuramente andrà tutto bene.
Questi però sono i soliti luoghi comuni, quelli che ci fanno perdere la vista obiettiva delle cose. Ma quello che è accaduto a Nina e alla sua mamma può accadere a chiunque: una nascita prematura non è poi così rara...
E allora bisogna essere coscienti in ogni momento di quello che la vita può metterci di fronte, e gioire di tutto quello che abbiamo e di quello che possiamo avere.
Bisogna affrontare la Vita col sorriso, mantenendo la piena coscienza che potrebbe capitarci in qualsiasi momento di dover lottare per questa Vita. E che in quel caso dovremo far tutto per vincere la battaglia, lottando con le unghie e con i denti per noi e per chi ci sta vicino, senza farci abbattere e senza perdere la speranza che le cose possano andare meglio...
Ma anche questi sono luoghi comuni. Che però forse, se ripetuti come un mantra, possono aiutarci a migliorare il nostro modo di vedere le cose. E di vivere. E di essere felici.
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** mi aspetto qualche commento, sia da chi ha letto il libro che da chi si è incuriosito nel leggerne la recensione: pareri e critiche sono sempre ben accetti, purché costruttivi... anzi, se ancora non conoscete Zebuk venite a trovarci: saremo felici di accogliervi in salotto per parlare un po' di libri e berci una tazza di tè insieme... ;-))
ciao polepole...
RispondiEliminaio non ho letto il libro ma un articolo su TU (mi pare!).... e poi io sono nata prematura (io e la mia sorella gemella... quindi 2... a 6 mesi e mezzo!e 34 anni fa!!!!!) e mia mamma mi ha sempre raccontato com'è stata dura per lei (anche perchè era a Milano con mia nonna e mio papà andava e veniva da Messina!) soprattutto quando io ero con lei al residence e mia sorella ancora in clinica in incubatrice!
ma non ha mai perso la speranza!
ciao
Rita, cara... immagino quanto debba essere stato difficile per tua mamma.
RispondiEliminaForse solo ora che sono madre anch’io riesco a capire meglio certe situazioni e ad immedesimarmi in chi è mamma.
‘Straziante’: questa parola da solo una vaga idea di quello che una mamma può provare in una sitazione di questo genere...
Un abbraccio a te e alla tua mamma,
polepole
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RispondiEliminaciao cara
RispondiEliminadev'essere stata dura leggerlo...per fottuna se non ho capito male finisce bene ma il viaggio per arrivarci dev'essere stato infinito..io non riuscirei a leggerlo..mi conosco..prima di diventare mamma ero già una fatica sentire, vedere e leggere di queste cose ma dopo è diventato davvero tragico..cuore di mamma si dice..a volte mi è capitato di non dormire per parecchie notti dopo aver magari sentito qualcosa al telegiornale..sono ferite vere e proprie al cuore...sono così eppure sono cmq una persona molto forte sai? le contraddizioni di noi esseri umani.
bacioni
ps: Rita sono contenta che tutto sia andato bene..un bacio alla mamma
nb ho cancellato e ricopiato il commento perchè avevo scritto per sbaglio A RITA. NON SONO CONTENTA ovviamente sono super contenta ..bacio
ho letto di nina su una rivista, e ho pianto tanto, vorrei leggere il libro, ma un giorno, più in là..
RispondiEliminadopo lo splendido regalo che la vita mi ha fatto dandomi il ciccì, ho perso due bimbi, mattia l'ho dovuto partorire, è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto!
..ora sono alla quarta gravidanza, e anche questa ha una piccola ombra, speriamo vada bene, la sto vivendo con rassegnazione dall'inizio, e non è lo spirito con cui si deve vivere un dono come questo :(