Le mele renette sono la mia passione.
Anzi, lo sono le mele in generale ma per le renette ho una predilezione che viene da lontano... dall’infanzia, precisamente: tutto iniziò in un pomeriggio invernale, quando ancora la televisione era in bianco e nero e polepole, da brava bambina diligente, dopo aver fatto i compiti, si godeva il meritato riposo seduta sotto il tavolo del tinello, con una fetta di pane bagnato con lo zucchero ed una spremuta di arancia lì vicina.
La mamma intanto stirava, e il profumo dell’acqua alla lavanda con cui si inumidivano i panni per aiutarsi nelle pieghe difficili, inebriava l’aria.
Maria Giovanna Elmi insieme a nonmiricordochi giocava a cucinare coi bambini, e insieme a loro preparò queste mele al forno, ripiene di marmellata.
I ricordi si mescolano ai profumi, le immagini dei cartoni in bianco e nero si sfumano e si fondono tra loro. La copertina del 45 giri (il disco funziona ancora perfettamente e la piccola meraviglia lo adora!), con quella luna grandissima e sorridente, è stampata anche nella mia memoria di bambina...
Da quel giorno le mele al forno le hanno preparate anche polepole e la sua mamma: e ogni volta che spargo lo zucchero di canna sulle mele, sfiocchettate di burro, ritorna alla memoria quell’aria profumata di lavanda, mele e cannella, il calore del ferro da stiro e le immagini in bianco e nero.
Le mele al forno del Dirigibile
per 4 persone:
- 4 mele renette, belle e sode
- 4 cucchiai di marmellata di arance amare (ma va bene di qualsiasi tipo, fidatevi!)
- 2 cucchiai di zucchero di canna
- qualche ricciolo di burro (se volete pensare alla prova-bikini, potete anche lasciare perdere...)
- cannella in polvere a volontà
Come procedere:
- Accendete il forno a 180°
- Lavate le mele e lasciate loro la buccia, procuratevi un levatorsoli nel bazar più vicino e fornito della zona e forate le mele, ottenendo un incavo di almeno 1,5 cm di diametro
- Riempite ogni cavità con un cucchiaio di marmellata, sistemate le mele in una teglia, spolverate di zucchero di canna e qualche ricciolo di burro
- Mettete in forno a temperatura e lasciate cuocere per una mezz’oretta
... chevvelodicoaffare? buon appetito! (meglio se non contate le calorie, forse...)
Note:
- Per i romantici-nostalgici: il testo della sigla cantata da Christian de Sica, quella che faceva “Trenino va trenino va...” si trova qui
- Qui Barbara - Mamma Felice aveva proposto una versione molto molto più light, che ho provato e apprezzato nel mio mini-periodo di ‘contenimento energetico’... (durato troppo poco, forse...)
C’è da dire ancora qualcosa in proposito: la scorsa estate, durante la mitica Caccia al Tesoro organizzata da Mamma Felice (si ripeterà anche quest’anno? che dite? proviamo a chiederglielo???), una delle tappe era proprio basata sul racconto dei nostri personali comfort-food... be’, per tutto quello che mi ricordano, per quello che il profumo di queste mele fa affiorare alla mia mente, per le sensazioni che mi danno ancor prima di averle assaggiate, ogni volta... le mele al forno del Dirigibile sono per me un po’ come le famose ‘madeleneis’ di Proust: è bello sapere che posso avere sempre a disposizione qualcosa che è capace di riportarmi indietro nel tempo, e farmi provare quella piacevole sensazione di casa, di calore, di ‘fanciullezza’...
Dai, le calorie, comunque sono contenute!!!! E poi vuoi mettere, con un ricordo così, le calorie non contano più!
RispondiEliminatesoro..che bello
RispondiEliminaè bello leggere di queste cose..dei racconti del passato..è come riviverli con te.
baci alla p.m.
Antonella
Dai, qualcosa organizzeremo anche quest'estate ;)
RispondiEliminaServono consigli!
uhhhhhhhh che ricordi..il dirigibile...la fatina.. grazie!!!!! (e De Sica che canta Il Trenino è una chicca!!)Buona settimana
RispondiEliminaAh, PolepollucciuccciuccinaBella, anche io sono una fan delle mele cotte, però non ricordo assolutamente nulla di quella trasmissione...i casi possono essere due: o la demenza senile precoce s'è già completamente impossessata di me, oppure (ahimè) ero già troppo grande per "guardare ancora quei programmi da piccoli"...in ogni caso le renette al forno anche per me hanno quel sapore/profumo di antico che mi riporta indietro l'anima....in tempi cari....
RispondiEliminaUn abbraccio
Tatti
@ fantasie: ma sì, che si fa per scherzare! Se no che circolovizioso siamo, se no esageriamo un po’???
RispondiElimina@ Antonella: ;-)) abbraccioni, cara, ci sentiamo presto!
@ mammafelice: ...corrooooo!
@ Mamma C: eh, anche tu di quei tempi, eh? ma chi non c’è passato non può capire...
@ Tatti: no no, tu eri già a studiare ‘altri elementi importanti della vita’... mica baubaumiciomicio! ahimè, non eri ‘troppo’ grande, vista coi miei occhi di allora: eri già un mito!!! ;-))
Che bel racconto...
RispondiEliminaE sulle calorie, non sentirti in colpa: in confronto ai tartufi al cioccolato ed al semifreddo ai marron glaces di cui ho letto stasera, il tuo post è assolutamente "light"!
mmmmmmmmmmm boooooooone, anch'io amo le mele al forno.
RispondiEliminaIo le riempio così: 1 cucchiaino di marmellata, qualche pinolo, i cucchiaino uvetta ammollata e 1 amaretto pestato.
Faccio una pappetta e poi le riempio.
Non metto burro e zucchero, quindi penso che le caloria siano simili.
Ciao, Margie