Tanto ma tanto tempo fa raccontavo la storia di questo mortaio e riepilogavo un po' di "pesti possibili".
Oggi - dopo tanti anni - mi trovo a pensare a cosa cucinare stasera e mi viene voglia di un pesto diverso dal solito. Guardo un po' cosa propongono i blog cucinieri che seguo e arriva lei, con un pesto veloce veloce che mi ispira in modo particolare.
Stasera si cena così, al CircoloVizioso!
Nel frattempo però mi è venuta una gran voglia di riprendere quella vecchia idea dei Pesti Possibili... una piccola raccolta che parli di ricette e di storia, di tradizioni e di novità.
Il mortaio sa di tempi lenti, di storie raccontate mentre si pestano pazientemente gli ingredienti, di calore e di umanità. E datemi retta, di umanità c'è un gran bisogno, oggi...
Nei blog non c'è più quella frenesia di un tempo, quando si lanciavano raccolte e concorsi e tutti si buttavano a capofitto nel gioco, per il gusto di condividere e di conoscersi meglio, però mi va di provarci ugualmente, in questi giorni in cui prendo decisioni e riesco a portarle in fondo come non mai (zitta... zitta...)
Magari qualche amica che ancora segue questo blog decide di raccontare la sua, magari ci fa scoprire una bella ricetta, magari ci fa ridere con un racconto divertente, magari le viene in mente di quando quella volta... chissà! Mettiamola così: questa è una raccolta probabile.
Anche perché non siamo in un food-blog, non ci azzardiamo nemmeno a pensarla una cosa simile. Però c'è voglia di assaggiare, di gustare, di ascoltare, di condividere. Ecco, per queste cose il CircoloVizioso è il posto giusto.
il logo della Raccolta dei Pesti Possibili |
Butto giù due regole, così per dare una direzione, poi se qualcuno ha voglia di partecipare e condividere dica pure la sua! Condividere è una bellissima esperienza e insegna molto più di quello che possiamo immaginare... ;)
- La raccolta dei Pesti Possibili non avrà scadenza ma continuerà finché avremo voglia di raccontare e di raccogliere
- Per partecipare si dovrà scrivere un post che proponga non solo una ricetta di Pesto Possibile ma che racconti una storia legata al mortaio che si usa per prepararla (attenzione: non occorre che si tratti di un mortaio antico, che arrivi dalla prozia del cugino del bisnonno; anche di un mortaio moderno si può raccontare qualcosa, magari del giorno in cui è arrivato in casa nostra o del male che ha fatto quando il pestello è precipitato sul piede! oppure - e conosco scrittrici bravissime tra voi! - quella storia potrebbe essere inventata...)
- Per comodità di tutti il post conterrà il logo qua sopra (qui l'immagine originale) e un link a questo articolo, in modo da riepilogare regole e modalità, e nei commenti qui sotto potrete incollare tutti i vostri contributi, in modo da raccoglierli tutti in un solo luogo.
- ... c'è altro? non vi prometto regali o pensieri perché ancora non ho mantenuto alcune promesse e i miei tempi sono sempre molto allungati. Però chissà. E comunque il dono più grande è sempre lo stare insieme, no? ;)
E' una bellissima idea perchè non si parla di ricette ma di vita vissuta, che poi è quello che io amo di più quando visito un blog. In effetti della ricetta mi interessa poco o niente se non c'è dietro l'anima di chi la prepara. Ti dico che se posso mi impegno ma parto dalla premessa che non ho un pesto un casa e che mi piacerebbe tanto averne uno.
RispondiEliminaCiao cara Polepole! :D
Ti aspetto Pat, a braccia aperte! 💓
Eliminauh che bella idea..qualcosa scoverò , vedrai. magari chiedo a mia suocera che lo fa spesso ciao ciao Nicoletta
RispondiEliminaSì dai! Una bella storia, anche, mi raccomando! Grazie! 😊
EliminaNon darò alcuna ricetta di pesto ma posso raccontare una storiella...
RispondiEliminaUn'estate di qualche anno fa ero in vacanza col moroso a casa dei miei, in montagna. L'orto aveva dato un sacco di basilico, e il mio ragazzo aveva notato un mortaio su un qualche scaffale in salotto, uno di ceramica bianca. Lui che è di Novi Ligure (piemontese di fatto ma genovese per retaggio culturale) chiedeva se lo usassimo ancora per il pesto o se lo facessimo col tritatutto, ma noialtri siamo lombardi e il pesto non rientra nelle nostre tradizioni, al limite lo compriamo; il basilico per noi va nel sugo di pomodoro, pensavamo di essiccarlo per averne anche d'inverno. Così è finita che abbiamo approfittato di lui, lo abbiamo messo al pestello e si è fatto due braccia così (diciamo braccia...) a spiaccicare basilico! Ma io me la ricordo come una delle poche epocali volte in cui ha fatto qualcosa con le sue mani, non perché cucinasse, ma perché la patita del fai-da-te sono io e lui nemmeno cambia una lampadina.
Tra l'altro, ho anche un mortaio di legno sbeccato di qualche ava a decorare il salotto (credo li usassero per macinare semi o frutta secca) mentre quello di ceramica è di mio papà che faceva il chimico. La sua ditta chiudeva il laboratorio quando lui entrava in età pensionabile, avrebbero buttato gli attrezzi e lui ha pensato di portare a casa qualcosa che avrebbe potuto servire in cucina: contenitori graduati, imbuti di vetro e questo mortaio di ceramica che loro usavano per miscelare sostanze chimiche spappolando eventuali grumi.
Che bello, Daniela! Hai preso in pieno lo spirito del gioco!
EliminaIl moroso che prepara il pesto mi piace, chissà quanto amore (e quanti biiip) ci ha messo nel farlo... ;)
Ancor di più mi piacciono le storie dei mortai: in effetti anche quello che io - dalle ricerche superficiali che ho fatto - sembrerebbe di quelli usati non in cucina ma in farmacia. Chissà com'è finito a casa della bisnonna della nonna...
Grazie mille del contributo, se poi ti viene in mente un pesto qualsiasi da raccontare sei sempre la benvenuta!
Ah, vi ricordo che non si deve trattare per forza di un pesto da usare con la pasta, eh, noi ne abbiamo appena preparato uno che si usa in tutt'altro modo. Ma ve lo racconterò a breve... ;)
Per esempio, questo è il Pesto di Basilico e Frutta Secca che ci racconta Giulia: http://it.julskitchen.com/marmellate/cinque-modi-per-conservare-lestate
RispondiEliminaÈ Giulia che mi aveva fatto venire voglia di cominciare questa raccolta, grazie al suo sale aromatizzato, e in questo post propone un pesto alternativo, senza formaggio (grazie all'intolleranza appena scoperta) che farò proprio stasera!
Che bella idea! Aodro i pesti e da raccontare ne scovo sempre... ;-) Non so in che tempi, ma ci sto di certo!
RispondiEliminaGrazie Daria! Sarà un'avventura scoprirne di nuovi e ascoltare le storie che li tramandano... <3
Elimina* Grazie per essere passata dal mio blog ed avermi così dato l'opportunità di scoprire questa tua interessante idea dalla quale prenderò spunto per le mie ricette ;-)
RispondiElimina* Se pensi vada bene puoi benissimo aggiungere il mio pesto con il riciclo alla tua raccolta ma al momento, per carenza tempo, non riesco ad aggiungere una storia che lo accompagni
Tante serene e gioiose giornate
Ciao, nonnAnna! Sto pensando al mio frigorifero vuoto e alla cena da inventare stasera, magari la storia viene da sé, chissà! :)
EliminaGrazie mille e buone giornate anche a te!
Ecco un altro dei Pesti Possibili, con sognante storia allegata: l'Accademia non perde mai un colpo... :) http://aaaaccademiaaffamatiaffannati.blogspot.it/2016/07/pistacchietto-o-salsa-di-menta.html
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