Ispiratissima da questo post delle Pecionate (sì, le bustine di Ikea le adoro anch'io!), procedo come una brava scolaretta a eseguire il compito che mi sono autoaffidata. :)
Primo settembre.
Dai, lo sappiamo tutti che questo è il vero inizio dell'anno:
- finite le vacanze (e però c'è anche chi le inizia proprio ora*),
- ricominciato il lavoro,
- stiamo avvistando l'inizio della scuola e siamo tutti più felici
e blablabla e via dicendo.
Parlare delle tre cose che quest'anno mi hanno aiutato a partire col piede giusto è relativamente semplice: sono piccole piccole - e questo spesso significa che hanno un mondo enorme intorno da descrivere!
1) il silenzio. Lo sapete voi quanto sia rilassante il silenzio? sì che lo sapete! Avete provato anche voi una casa stracolma di bambini (e di adulti!) chiacchieroni e pieni di energia, quest'estate. Avete provato anche voi quel momento in cui tutti si siedono a tavola e attendono pazienti (pazienti???) il loro pasto, che tarda ad arrivare di qualche secondo. Avete provato anche voi l'emozione del settembre lucchese che sta per iniziare e le giostre e le manifestazioni e la processione e la luminara e mamma quest'anno andiamo a vedere il tiro alla forma!
Ecco, il mio ritorno in ufficio ha avuto come accompagnamento un solo, unico, ininterrotto silenzio. Neanche la radio accesa, per dire. Solo il ticchettio sommesso delle dita sulla tastiera. SPLENDIDO!
2) le nuove infradito. Quest'anno sarà dura riinfilare i piedi nelle scarpe. Sarà durissima. Vedo un futuro nero per quegli anfibi di cui ero convintissima l'anno scorso! :)
Tutto merito di un paio di infradito con un po' di zeppa (signoramia, sa l'età, c'è bisogno di tenere il talone un po' rialzato, che con quei sandali piatti piatti che mi piacciono tanto fan male le gambe, signoramia!) che ho comprato coi saldi e da quel momento non ho più tolto dai piedi. E io che le avevo prese solo per casa. (Sì, perché io sono di quelle che appena arrivano in casa si tolgono le scarpe, sì! Perché, voi no?)
3) il colore della camera dei piccoli. L'abbiamo scelto insieme a loro, con quella invitante mazzetta dei colori (no ma quanto sono belle quelle mazzette con tutti i colori dell'arcobaleno? ditemi che non sono l'unica a esserne così affascinata!) che ti prestano i colorifici per decidere - tra millantamila sfumature d'infinito - il colore giusto per te e la tua vita, ma stasera me la riporti che ne ho una sola!
E come fai tra tutti quanti a trovare proprio quello giusto? Come?
Mamma, ci voglio il cielo grande nella mia camera, sì mamma però voglio anche un prato e l'arcobaleno e gli uccellini e mamma, perché non ci disegnamo anche una casa? con l'albero e le mele?
E va bene, allora partiamo con un bell'azzurro cielo, che è anche riposante, si sa mai che vi rilassiate un po'.
Silenzio.
Ancora un po' di silenzio.
Quasi quasi torno in ufficio.
* a pensarci bene vorrei non finirle mai, quest'anno, le vacanze: sono state proprio come le sognavo! N.B.: questa riflessione merita un post, mettere in programma!
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polepole