Mi capita di pensare... e a volte devo considerarlo un vizio, di quelli della specie peggiore: quella che ti porta a guardare il mondo con gli occhi aperti, a GUARDARE e non solo semplicemente a VEDERE... perché io tra questi due verbi trovo una differenza sostanziale, che sta nell’attenzione che si pone alle cose che si osservano (sono l’unica a trovarci questa differenza?)
Vedere è passare con gli occhi sulle cose, usare il senso della vista, sì, ma non sfruttarlo per capire qualcosa in più di ciò che abbiamo di fronte.
“Vedere un bel quadro” non è come “Guardare un bel quadro”: la differenza sta nel cercare il particolare, nel godere dei colori usati e della tecnica con cui sono stati dati sulla tela, nello scoprire la luce che entra e attraversa la scena, la differenza sta nel ‘vivere’ quello che si sta osservando...
Guardare è per me molto più che vedere: dentro c’è tutta la curiosità di chi si affaccia al mondo con occhi nuovi, c’è la volontà del fare le cose, c’è l’entusiasmo per la vita e per tutte le cose che ci può insegnare.
Questo blog sta diventando sempre più parte di me ma ancora non posso dedicargli il tempo e la cura che vorrei... Lo considero comunque un mezzo per Guardare, per dare libera uscita ai miei pensieri, per sentirmi ‘viva’ in un mondo che a volte ti porta dietro ad una scrivania, ad essere attiva sì (con i ritmi di questo periodo, di sicuro...!) ma solo per ottenere risultati quantificabili in moneta e non in conoscenza del mondo e delle persone...
Che in realtà è una parabola, ma siccome non voglio disturbare il libero pensiero di chicchessia in quanto a credenze e fedi religiose, la riedito come un semplicissimo racconto, che ha dietro una morale profondissima: quanto sia giusto utilizzare le proprie capacità, metterle in gioco e farle fruttare.
Il racconto parla di un uomo che doveva partire per un lungo viaggio ed affidò i suoi beni ai servi, distribuendoli in base a quelle che lui stesso considerava le capacità di ognuno. Ad un servo l’uomo affidò cinque talenti, ad un secondo due talenti e ad un terzo un talento. I primi due, sfruttando i talenti ricevuti dal padrone, riuscirono a raddoppiarne il valore, il terzo invece andò a nascondere il talento ricevuto.
Quando il padrone tornò a casa, apprezzò l'operato dei primi due servi e condannò il comportamento dell'ultimo.
Ognuno di noi ha una qualche capacità nascosta dentro di sé.
Può avercela donata chiunque noi crediamo, il fatto è che siamo noi che ce l’abbiamo a disposizione; è lì, pronta ad uscire allo scoperto, ad essere utilizzata: basta che noi stessi troviamo il coraggio di metterci in gioco, di farla fruttare, di Guardare dentro di noi e non solo di Vedere chi e cosa siamo...
So che queste potrebbero essere considerate frasi fatte, tipo 'non ci sono più le stagioni' e 'ah, questa gioventù.. di questo passo dove andremo a finire?'... lo so, lo so, ma tant'è: la realtà è che noi tutti abbiamo a disposizione delle capacità e vedere che ci sono persone che le hanno e non le sfruttano, e inoltre si lamentano per la vita deludente che hanno, mi fa un po' alterare, diciamo così! :-))
Dobbiamo avere il coraggio di provarci, prima di tutto.
Il resto, con un po’ di fatica e tanta applicazione, vien da sé...
p.s.: questo post è dedicato a tutti coloro che sanno di avere delle capacità ma non hanno ancora trovato il coraggio di farle uscir fuori allo scoperto, a chi sa che potrebbe ottenere molto di più dalla sua vita ma non ha la voglia di mettersi in gioco, a chi si lamenta di quello che non ha e non pensa a quello che potenzialmente potrebbe essere... e anche un po' a me stessa, in certi momenti! ;-))
Semplicemente GRAZIE ... perchè hai perfettamente ragione Guardare e Vedere son due cose moooolto diverse ... grazie per avermi fatto riflettere.
RispondiElimina(p.s.: ero passata ieri sera, ma mica c'ero riuscita ... di riflettere ... a mente sgombra è un'altra cosa! ;-D ). Bacioni-oni-oni
Mi sento chiamata in causa (lo sai che ormai non passa giorno in cui non leggo il tuo blog???). Quando studiavo storia dell'arte credevo di avere imparato a guardare e non solo a vedere, forse in parte era vero, ma poi con il tempo e la tranquillità che ti danno gli anni, ho capito che solo la vita vissuta ti insegna a guardare!!!! Tu sei un vulcano nel vero senso della parola e sinceramente il nome pole pole non si addice alla tua mentalità! La tua mente è sempre in movimento e corre ad una velocità impensabile. Io corro diversamente, la mia mente pondera, riflette e molte volte osa poca. Vogliamo scambiarci i nomi?? Credo che la parabola dei talenti, insieme a quella del figliol prodigo, sia una tra le più difficili da comprendere. Alle volte mettersi in gioco comporta un coraggio da leoni!!! BELLISSIMO POST
RispondiEliminaC'è un mondo, fatto secondo me di menti creative fantastiche, nel quale, se avessi la possibilità di vivere una seconda volta, vorrei tantissimo entrare a far parte...è il mondo della pubblicità. Mi capita di restare incantata di fronte alla bravura, all'ingegno, alla capacità d'inventare con libera fantasia per comunicare concetti profondi anche se poi è "solo" per vendere un prodotto...In questi giorni ce n'è una che trovo affascinante...ti riporto ciò che dice, perchè mi sembra adatto al discorso che hai intavolato (e che condivido in pieno):
RispondiElimina"'A tutti coloro che vedono questo bicchiere mezzo pieno, e non mezzo vuoto..
e usano il tempo per essere ciò che autenticamente sono,
a chi si è perso percorrendo una strada che non è la sua,
e si sente libero se malgrado la paura, trova il coraggio di scegliere.
A chi si sente speciale nel vedere ciò che ha, e non quello che gli manca.
A tutti coloro che vedono la loro unicità come un bicchiere mezzo pieno.
Ama chi sei e nessuno sarà mai come te."
E allora si, impariamo a guardare il mondo e non solo vederlo, ma soprattutto a guardare noi stesse.
^_^
Tatti
hai ragione, se non si prova ...
RispondiEliminaed io cos'altro potrei dire che non hai già detto tu e le altre che hanno commentato..è stato un piacere leggerti (come sempre) e leggere i commenti...hai ragione..vedere e guardare sono cose differenti..lo dico sempre io citando questa frase de "il piccolo principe"..in qs giorni mi torna in mente spesso.
RispondiEliminaNON SI VEDE BENE CHE COL CUORE, L'ESSENZIALE è INVISIBILE AGLI OCCHI.
Ti abbraccio forte forte
PS: OGGI è arrivata la tua cartolina che emozione..che sorpresa...meravigliosa.appena ho un attimo tranquillo scrivo un post. grazie di cuore...che bello leggerti e come scrivi bene. bacioni alla piccola meraviglia
ciao
Antonella e letizia
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RispondiElimina@ TUTTI:
RispondiEliminaI vostri commenti sono bellissimi!
Mi avete fatto commuovere, ecco... non credevo di riuscire a far capire cosa intendevo e pensavo di essere rimasta un po' sibillina, come mi capita spesso ultimamente...
Invece con le parole e l'affetto che mi avete dimostrato, ho capito una cosa in più, oggi: oltre a cercare le differenze tra Guardare e Vedere, bisogna approfondire il significato della parola "commento": i vostri sono "veri e propri abbracci fatti di parole"...!
Per questo GRAZIE A VOI! Questa nuova sezione del CircoloVizioso non poteva inaugurarsi in maniera migliore!