Una nuova etichetta, nata in un giorno di rabbia disgusto amarezza per quello che sta accadendo intorno.
Per il menefreghismo dilagante quando si tratta di quel che sarà di noi e dei nostri figli.
Per quella scrollata di testa, che sta a dire: "non c'è niente da fare, così va il mondo".
Per le forme del corpo che prendo il sopravvento sul resto, su quello che davvero conta (un "cervello pensante", avete presente?)
Per i commenti sentiti e per le mancate partecipazioni alla vita civica quotidiana.
Per situazioni che farebbero perdere la pazienza ad un santo, figuriamoci ad una persona normale.
Parliamone.
Parliamone.
Probabilmente è il modo migliore per trasformare la rabbia in reazione.
Il modo migliore per costruire qualcosa che potremmo chiamare 'mondo ideale', anche se sicuramente non riuscirà ad essere che una minima parte di quello che davvero sogniamo. Ma magari è già qualcosa... parliamone! :)
L'intento della parola-chiave di questo mese (ma anche dei prossimi, d'ora in poi, se ci riusciremo...) sarà quello di parlare dei piccoli problemi quotidiani; di dar voce alle nostre riflessioni su quello che ci accade nella vita di tutti i giorni; di trovare un punto d'incontro tra chi ha voglia di fare piccoli passi, tra chi sente forte il bisogno di dire la sua e portare la sua piccola gocciolina in un grande mare, chissà...
E allora si chiederanno pareri sul modo migliore per risolvere alcune questioni e si troveranno insieme soluzioni.
Oppure no.
L'importante però sarà parlarne, insieme. Come in una comunità civile.
E allora si chiederanno pareri sul modo migliore per risolvere alcune questioni e si troveranno insieme soluzioni.
Oppure no.
L'importante però sarà parlarne, insieme. Come in una comunità civile.
mi piace!
RispondiEliminaPiace moltissimo anche a me! Grazie!!!
RispondiEliminaGrazie a voi! :)
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