Eccoci ancora qui, per l'ultimo appuntamento del mese con PARLIAMONE.
Certo però il discorso non finirà col mese di ottobre, certo se ne parlerà ancora, su questi schermi... senza accennare alla politica, perché onestamente ne ho abbastanza, in linea generale.
Voglio solo guardare nel nostro piccolo, nella vita di tutti i giorni, nei nostri piccoli problemi quotidiani. Voglio parlarne per trovare soluzioni pratiche, da proporre e da adottare, da scoprire insieme e da utilizzare per far fronte alle spese che avanzano e agli stipendi che non bastano, da pubblicizzare e da valorizzare per il bene di tutti.
Oggi parliamo di riuso, di riutilizzo e di mezzi per risparmiare e sprecare il meno possibile.
Parliamo di come liberarsi di oggetti ancora in buono stato ma per noi ormai inutili e di come ricavarne un risparmio ed un 'utile', per noi e anche per altri.
Da un po' di tempo noto con immenso piacere come un comune a me vicino, quello di Capannori - 46.000 abitanti, 165,50 km quadrati in Provincia di Lucca - si stia adoperando per ottenere l'obiettivo Rifiuti Zero entro il 2020: raccolta differenziata porta a porta, organizzazione di sistemi di tariffazione a punteggio per premiare chi smaltisce poco e bene, impegno costante nella riduzione dei rifiuti, in tanti modi diversi, tra questi la formazione di un Centro di ricerca e di riprogettazione.
Queste alcune delle proposte del comune per ottenere il meglio possibile, anche dai cosiddetti 'rifiuti'. E per far del bene a noi ed al nostro pianeta. E non è tutto: se avete tanta voglia di leggere ed informarvi, cliccate qui e scaricatevi il documento che sintetizza i vantaggi e gli obiettivi già raggiunti con questo sistema! C'è quasi da non crederci... :)
Tra le tante proposte (si va dalla promozione all'utilizzo dei pannolini lavabili allo studio dei modi di recupero per i rasoi usa e getta e le cialde del caffè...) ce n'è una che mi ha solleticato la mente in modo particolare, la costituzione di un Centro del Riuso: un luogo dove verranno accolti e poi ridistribuiti gli oggetti usati ed i materiali di scarto ancora in buono stato. Quelli di cui i cittadini si vogliono disfare perché non più rispondenti alle loro esigenze: ora possono farlo gratuitamente, solo telefonando al centro di raccolta, del resto si occupano gli operatori.
Si parla di cucine, divani, elettrodomestici, vestiario e piccoli utensili di tutti i generi, da raccogliere, recuperare, aggiustare e poi ridistribuire - in un primo momento - alle fasce più deboli della popolazione, completamente gratis.
Gli oggetti verranno risistemati prima di essere distribuiti, coinvolgendo gli operatori del centro (un modo di offrire anche nuove possibilità lavorative, dunque!) nel recupero e ammodernamento degli oggetti.
L'obiettivo finale è però di far diventare il Centro del Riuso un luogo accessibile a tutti, dove sia possibile acquistare oggetti utili e funzionanti a prezzi più bassi di quelli normali.
Un mercatino dell'usato recuperato, per dirla in breve.
[N.B.: di questa notizia aveva parlato già la mia cara amica VerdeSalvia, qui! ;)]
Modi diversi per ri-usare. Modi diversi per risparmiare e per non disperdere. Una cosa meravigliosa per una come me, che non butterebbe nemmeno le cartine dei cioccolatini... :)
E voi? cosa fate per recuperare e risparmiare? quali strani modi utilizzate per prolungare la vita degli oggetti e non lasciarli andare al primo uso?
VerdeSalvia presente all'appello!
RispondiEliminaPersonalmente sono parecchio sensibile al problema dell'acqua, per cui, oltre ade avere due enormi cisterne interrate per la raccolta delle acque piovane, anche quella che si usa comunemente in casa per lavare la verdura e qualsiasi utilizzo che non contempli l'uso del sapone, viene poi impegata per annaffiare le piante.
Poi riciclo ogni singolo abitino della bimba ed anche i nostri smessi (sempre meno!) dandoli a chi ha bimbe più piccole o so che apprezza anche i nostri. Mia figlia stessa è stata cresciuta con i vestitini che mi arrivavano, a sacchi, da un'amica del nord, e adesso sfoggia una splendida serie di jeans firmati ereditati addirittura dalla sorella di una bloggamica!
Inoltre segnalo FREECYCLE, un'organizzazione a livello mondiale che mette in comunicazione attraverso un circuito mail persone della stessa città che vogliono disfarsi di cose per loro obsolete ma ancora in buono stato, con chi ne ha bisogno: in Italia, al solito, questa mentalità deve ancora attecchire, ma noi continuiamo a seminare....
Io sto diventando sempre più fissata con la raccolta differenziata (mio marito vive nel terrore di gettare i rifiuti nel contenitore sbagliato!!) e ovviamente sono un centro di smercio di vestitini usati dei bimbi...i miei, quando sono in buono stato li do alla badante di mia nonna che se li porta in Polonia per parenti e amiche, altrimenti li porto alla Caritas. Adesso sto disperatamente cercando il modo di riciclare i giocattoli vecchi, voglio sentire se il Centro di Aiuto alla Vita ne ha bisogno!
RispondiEliminaGrazie Salvia per esserci sempre! ;)
RispondiElimina- La cosa dei vestiti usati funziona nello stesso modo anche da noi: la PM ha fortunatamente una cuginetta più grande, dotata (fortuna per noi!) di mamma con la fissa dei vestiti. Non ti sto a dire quante cose perfettamente nuove ha ereditato... e poi le stesse passano in terza mano a bimbe di amici e conoscenti... ultimamente poi stiamo valutando una proposta di cui parleremo prossimamente...
- acqua: le buone pratiche funzionano anche da noi, sì, e da qualche mese a questa parte stiamo anche riducendo il consumo di plastica da acqua minerale, grazie all'iniziativa Acqua Buona e dei fontanelli che stanno moltiplicandosi anche da noi! meno male!
- freecycle: mi informerò, grazie per la segnalazione!
@ Aspi: da noi ad esempio alcune materne con pochi fondi a disposizione accettano le donazioni di giocattoli (di quelli senza pile, eh!)...
Ho un'amica che sta per aprire un mercatino dell'usato ed ho dato a lei molte cose che non uso e rivenderò. Per quanto riguarda gli oggetti dei figli ( carrozzina, passeggino, ecc) li ho regalati ad amici, idem per i vestiti che se non riesco a dare a nessuno metto nei cassonetti gialli della Caritas. I libri li rivendo su siti internet. I giochi non più utilizzati li portavo alla materna o in oratorio. Non butto via nulla o quasi.
RispondiEliminabeh...eccomi!:)
RispondiEliminasono iscritta a siti come zerorelativo dove ho fatto qualche scambio interessante (spesso ricavandone qualche regalo di natale...pagando solo la spedizione) i libri li vendo su comprovendolibri...
i vestiti di Ale li smisto anche se alcuni li ho tenuti per un non si sa mai fratello.
Poi riciclo molto...
cerco di riutilizzare il materiale di scarto per il "pacchettagee" dei vari regalini. La carta la riuso per far colorare Ale, mi ingegno a trovare nuova vita a certi oggi, come spesso facevo al nido, prima diportarli all'ecogest...ma vorrei fare di piu'! mi sarebbe piaciuto avere una cisterna per la raccolta dell'acqua grigia... e mi piacerebbeche nel mio paese ci forse un luogo come il remida di reggioemilia dove le scuole possono andare ad attingere.
Tutti spunti utilissimi i vostri: sto pensando di organizzare una pagina dove raccogliere idee e trucchi per riciclare risparmiare riutilizzare e via dicendo...
RispondiEliminaE vado volentieri a cercarmi 'sta cosa del remida... :)