Se dovessi guardarmi allo specchio
scoprirei un ventenne un po' confuso e innamorato della vita.
Un augurio a tutti perché sempre, ogni giorno, per tutta la vita, vi possiate guardare allo specchio e vedervi così!
"- se hai un blog di dai numeri limitati e risicatissimi
- se ti capita di non capire una cippa di wordpress.org
- se aborri il SEO
- se dalle chiavi di ricerca su google ti trovano con le parole più strane
- se adori scrivere e sai usare anche i congiuntivi e gli apostrofi
allora devi entrare a far parte dell'esclusivo circolo di internèt!"
Non è facile ricominciare ogni giorno. Far sì che ogni giorno sia davvero un inizio. Non è facile, e basta lasciarsi alle spalle Bose o qualsiasi altro luogo simile, per sentire come sia facile finire in ostaggio nel ripetersi dei copioni, propri e altrui, che svuotano di autentico significato il tempo che vive. [da "Sulle strade del silenzio", Giorgio Boatti]
Appuntamento col Writing Tuesday da un'idea di silbietta |
Perché la personalità di un uomo riveli qualità veramente eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni. Se tale azione è priva di ogni egoismo, se l'idea che la dirige è di una generosità senza pari, se con assoluta certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di più ha lasciato sul mondo tracce visibili, ci troviamo allora, senza rischio d'errore, di fronte a una personalità indimenticabile.
"Il pastore che non fumava prese un sacco e rotolò sul tavolo un mucchio di ghiande. Si mise a esaminarle una dopo l'altra con grande attenzione, separando le buone dalle guaste. Io fumavo la pipa. Gli proposi di aiutarlo. Mi rispose che era affar suo. In effetti: vista la cura che metteva in quel lavoro, non insistetti. Fu tutta la nostra conversazione. Quando ebbe messo dalla parte delle buone un mucchio abbastanza grosso di ghiande, le divise in mucchietti da dieci. Così facendo, eliminò ancora i frutti piccoli o quelli leggermente screpolati, poiché li esaminava molto da vicino. Quando infine ebbe davanti a sé cento ghiande perfette, si fermò e andammo a dormire."
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“Per favore, vorrei diciotto chili di caramelle” disse Pippi, esibendo una moneta d’oro. La commessa spalancò la bocca: non era abituata a veder comprare tante caramelle in una volta sola.
“Vuoi dire che desideri diciotto caramelle’” chiese.
“Voglio dire che desidero diciotto chili di caramelle” rispose Pippi, e posò la moneta sul banco.
... dall'Isola d'Elba, con gli AmicidiSempre... |
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